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Comunicati stampa
La PET TC mobile al Circolo. Venerdì scorso la prima seduta con 12 esami
Venerdì scorso, all’Ospedale di Circolo di Varese, si è svolta la prima seduta di 12 esami con la PET TC su unità mobile. Una soluzione, quella di noleggiare l’apparecchiatura, che è stata adottata in attesa di poter installare una PET TC fissa ne
Tale unità mobile tornerà al Circolo venerdì 21 novembre e poi ogni settimana (per un totale di 12 esami a seduta), aumentabile eventualmente nel futuro in base alle necessità di gestione della lista d’attesa. La richiesta di questo tipo di esame, infatti, è in aumento per il significativo impatto che esso ha dimostrato, in particolare, nella gestione del paziente oncologico, sia in fase diagnostica iniziale, sia nel monitoraggio della terapia e nel follow up, dal momento che consente una più precoce diagnosi e un più efficace trattamento delle recidive di malattia locali e a distanza.
La PET TC è una metodica di imaging funzionale che studia la fisiologia e la variazione patologica dei processi biochimici cellulari che, in qualunque patologia, sono molto più precocemente alterati rispetto alle più tardive modificazioni morfologiche. In altre parole, la PET consente di evidenziare, attraverso un radiofarmaco iniettato nei pazienti, se c’è un aumento del metabolismo del glucosio, tipico ad esempio delle cellule tumorali, e diagnosticare quindi la patologia con largo anticipo rispetto a quanto può fare una TC comune, in grado di localizzare solo le alterazioni morfologiche che compaiono, appunto, più tardi.
L’impiego diagnostico della PET però non riguarda solo il campo oncologico, anche se è qui che viene maggiormente impiegata. La sua applicazione è, infatti, molto utile anche in neurologia, per la diagnosi differenziale delle demenze e la localizzazione dei foci epilettogeni nelle epilessie refrattarie alla terapia medica, e in cardiologia, per la valutazione del miocardio vitale.
Più nel dettaglio, in campo oncologico, la PET è indicata nella diagnosi, stadiazione e follow up delle neoplasie del distretto testa-collo, dell’esofago, del polmone, del colon-retto, dei linfomi Hodgkin e non-Hodgkin (anche per il monitoraggio precoce della risposta terapeutica), nel follow-up del melanoma e del carcinoma della mammella, nonché nella ricerca del tumore primitivo in presenza di metastasi di origine sconosciuta.
Proprio per l’ampiezza delle sue applicazioni e gli evidenti vantaggi diagnostici, in Italia, negli ultimi 10 anni, gli impianti PET si sono più che decuplicati, arrivando ad una sessantina PET o PET/TC installate e 11 unità mobili Si stima che in Italia ne siano necessari circa 120 per i soli studi oncologici. Anche a Varese, negli ultimi anni si è sviluppata l'esigenza di attivare un Centro PET che possa soddisfare le necessità del suo bacino d’utenza, sia in quanto sede del Dipartimento Oncologico provinciale, sia per il particolare contesto sanitario locale, storicamente noto per essere caratterizzato da un’incidenza elevata di neoplasie.
“Siamo molto felici di poter finalmente mettere a disposizione dei pazienti questo servizio ed evitare così loro trasferte fuori provincia – ha commentato la dottoressa Silvana Garancini, direttore dell’U.O. di Medicina Nucleare - La prima seduta si è svolta senza intoppi. Ci auguriamo che la realizzazione del nuovo reparto possa procedere il più velocemente possibile anche per poter disporre di questa metodica ogni giorno della settimana”.
In merito alla nuova sede della Medicina Nucleare, l’ing. Umberto Nocco aggiunge: “Con l’inizio del 2009 sarà avviata la gara per affidare i lavori di realizzazione della nuova Medicina Nucleare e, contestualmente, per l’acquisto della PET TC”.
Varese, 10 novembre 2008