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Comunicati stampa
Il Fumo dei padri nuoce gravemente alla salute dei figli
la procreazione assistita, se il padre è infertile, non è sempre da perseguire
Sabato 21 ottobre 2006, presso lo YES Hotel in via Fusinato 26 a Varese, si è svolto un incontro andrologico di alto livello organizzato dalla U.O. di Urologia, diretta dal dott. Alberto Mario Marconi.
In particolare, durante il convegno si sono analizzate le patologie responsabili del deficit erettile e il problema dell’infertilità. Nella seduta pomeridiana la D.ssa C. Krausz, genetista di Firenze, ha ricordato, fra le altre cose, che il fumo modifica il patrimonio genetico dei padri e che tale alterazione verrà poi trasmessa ai figli con rischio di sviluppare tumori. Ha inoltre ricordato che la causa di infertilità paterna per incapacità a produrre spermatozoi risiede spesso in alterazioni genetiche. Il tentativo di avere figli a tutti i costi in questi casi (cosa possibile grazie alla nuove tecniche di riproduzione assistita) rischia di trasmettere ai figli tali alterazioni con conseguenze imprevedibili. Il Prof. G.M.Colpi dell’Ospedale S. Paolo di Milano ha concluso descrivendo le nuove possibilità chirurgiche per il prelievo di spermatozoi.
Ogni anno sono oltre 300 le visite andrologiche effettuate negli ambulatori dell’Ospedale di Circolo di Varese, dove la lista di attesa è di circa 4 mesi: “di queste 300 visite – spiega il dott. Marconi – il 25 % dei pazienti risulta affetto da infertilità, un problema tutt’altro che raro. I contenuti analizzati nel convegno dovrebbero indurre quindi ad una seria riflessione”.
Varese, lunedì 6 novembre 2006