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LE PAROLE DELL’ETICA. Basi per un dialogo sui temi della vita e della medicina
«Le parole dell’etica: Basi per un dialogo sui temi della vita e della medicina ».
È questo il titolo del convegno che si terrà mercoledì 22 settembre a partire dalle ore 10 presso l’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, in Via Ravasi 2
Questo convegno si propone come proseguimento o completamento di un precedente convegno tenutosi l’anno scorso, sempre il 22 settembre, dal titolo “Il corpo distante. L’identità del paziente tra medicina specialistica e aspettative di cura” i cui atti verranno a breve pubblicati dalla Insubria University Press (IUP).
In questo secondo incontro lo sguardo verrà ampliato, nel tentativo di approfondire le basi del dibattito su problematiche quali eutanasia, testamento biologico, accanimento terapeutico, aborto, fecondazione assistita che hanno da tempo valicato i confini degli ambiti specialistici, tecnici e legislativi, imponendosi come argomenti di attualità scottante tra l’opinione pubblica che sempre più è sollecitata ad approfondire la propria conoscenza a riguardo per esprimere un orientamento anche in campo etico e normativo. La sensazione che tale confronto venga con frequenza crescente ridotto alla ripetizione di frasi fatte e slogan con il risultato di identificare gli interlocutori solamente in base all’appartenenza a due schieramenti opposti (pro o contro), è sempre più palpabile nei mass media e nelle discussioni quotidiane. Da tutto questo nasce l’esigenza di provare a fermarsi per riflettere sui veri significati delle parole che usiamo, con la voglia e l’onestà di comprendere fino in fondo quanto siamo consapevoli del senso che queste assumono nella visione del mondo prima personale (etica, morale, professionale), ma poi sociale, politica e giuridica .
Questo convegno si propone quindi, con il contributo di esperti di vari settori della cultura, docenti sia dell’Università dell’Insubria che di altri Atenei italiani, di approfondire, in modo interdisciplinare, la ricchezza, il senso ed il valore di alcuni termini che rappresentano i cardini su cui la discussione si impernia in relazione ai concetti di vita, morte e persona: Sacro (sacralità della vita, la vita è sacra, ecc.), Degno (dignità del morire, vita degna di essere vissuta, ecc.), Qualità (qualità della vita) e Desiderio (desiderio del paziente, desiderio della persona).
La riflessione si svolgerà su due binari paralleli; uno linguistico, lungo il quale le parole verranno approfondite fino alla loro natura etimologica e semantica, per cogliere poi in queste la vera ricchezza del loro senso. Lo spunto per questa riflessione troverà terreno fertile nell’opera di Giorgio Caproni, uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, in cui la parola scarna, meditata fino in fondo, fino alle relazioni di questa con le pause e il silenzio nel discorso, rappresentano un emblema di come lo strumento della lingua sia potente e ricco, richiamandoci all’importanza e alla responsabilità del dire soprattutto in un tempo in cui la chiacchiera e la lite verbale dominano gli strumenti della comunicazione. Il secondo binario di ordine più squisitamente filosofico è legato al senso che le parole analizzate hanno nella storia etica e morale della nostra cultura; questo per provare a cogliere gli elementi che permetteranno di affrontare nella seconda parte della giornata una sorta di esperimento, di tavola rotonda, dove tutti i partecipanti (filosofi, italianisti, bioeticisti) si impegneranno a trovare punti comuni, condivisibili e costruttivi, per un confronto aperto e fecondo sulle problematiche etiche e bioetiche che tanto frequentemente dividono su opposti fronti, costruiti a colpi di semplificazioni e riduzionismi, il pensiero e le scelte non solo di chi quotidianamente si trova ad affrontarli come professionista ma di tutti, perché prima che la bioetica e la medicina, riguardano i cardini della nostra vita e della nostra storia.
Varese, 16 settembre 2010