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Comunicati stampa
L’U.O. di Malattie Infettive del Circolo trasferita nella nuova sede
3.500 metri quadrati, 32 posti letto ordinari, impianti innovativi e attenzione al comfort alberghiero
Si è concluso senza intoppi, oggi, il trasferimento dell’U.O. di Malattie Infettive e Tropicali dell’Ospedale di Circolo nell’ala nuova del padiglione che già la ospitava.
La nuova sede moderna e accogliente ha una superficie che è superiore al doppio di quella precedente: si tratta di circa 3.500 metri quadrati, rispetto ai 1.700 di prima, distribuiti su 3 piani, più un piano seminterrato dove si trovano le centrali degli impianti e gli spogliatoi. Un ascensore consente il collegamento diretto del nuovo padiglione con i due pieni interrati del monoblocco.
Al piano rialzato ci sono gli ambulatori, di cui uno pediatrico dotato di servizi ad hoc per i piccoli pazienti, le camere per il day hospital (con 6 posti letto), il punto prelievi interno, con poltrone automatizzate, e lo studio del direttore, il prof. Paolo Grossi.
Al primo e al secondo piano sono collocate le degenze, con possibilità di attivare fino a 32 posti letto, divisi in 4 stanze singole e 14 doppie, oltre a tutti i locali accessori, tra cui un bagno attrezzato per il lavaggio assistito dei pazienti più complessi su ognuno dei due piani.
Le condizioni climatiche di tutto l’edificio sono controllate da un impianto di condizionamento computerizzato a tutta aria esterna che provvede sia al riscaldamento che al ricambio d’aria, una soluzione che consente un migliore controllo delle condizioni igrotermometriche dei locali e delle degenze.
Lo stesso impianto consente inoltre di controllare e gestire il livello di pressione delle stanze di degenza attraverso apposite sonde. In questo modo è possibile mantenere ogni stanza in sovrapressione o depressione rispetto all’esterno, a seconda delle caratteristiche della patologia dei pazienti. Si tratta di un sistema particolarmente innovativo, presente solo in altri due centri in Italia, lo Spallanzani a Roma e il Sacco a Milano.
Le stanze di degenza sono rese particolarmente accoglienti dalle finiture di pregio e dalla scelta dei colori, risultato di un apposito studio. Alcune di queste stanze sono dotate di una finestra che si affaccia su un corridoio chiuso e climatizzato, il quale, girando lungo il perimetro esterno del padiglione, crea una zona per il colloquio tra i visitatori e i degenti. Ogni letto di degenza, infatti, ha accanto al lato testa una cornetta citofonica che permette al paziente di colloquiare con i visitatori. Per la privacy, inoltre, le postazioni citofoniche dei visitatori sono distanti l’una dall’altra, collocate in prossimità delle vetrate di ciascuna stanza di degenza, vetrate che possono essere oscurate all’evenienza dal paziente mediante tende a veneziana comandate elettricamente da pulsanti collocati nel testaletto.
La presenza del corridoio consente anche la separazione dei percorsi sporco-pulito: ogni camera di degenza è infatti dotata di un apposito vano in cui raccogliere, opportunamente inseriti in contenitori sigillati, lenzuola e asciugamani da destinare al lavaggio, che vengono poi portati via in carrelli chiusi attraverso il corridoio esterno alle degenze e un percorso verticale dedicato. In questo modo si è potuto isolare dal percorso dello ‘sporco’ tutta l’area interna al blocco degenze, creando un’area centrale ‘pulita’, utilizzato unicamente per l’assistenza.
“Che il trattamento delle Malattie Infettive a Varese costituisca un’eccellenza è noto da tempo - ha sottolineato il Direttore Generale dell’A.O., Walter Bergamaschi - Oggi a questa eccellenza nelle cure si associa una struttura a sua volta eccellente per capacità di accoglienza e per innovazione che consentirà al prof. Grossi e alla sua Unità Operativa di esprimere al meglio tutto il proprio potenziale clinico e scientifico.”
Varese, 29 marzo 2008