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Comunicati stampa
Definito il nuovo Piano di Organizzazione Aziendale
È stato ultimato e ha ottenuto l’approvazione del Consiglio dei Sanitari e del Collegio di Direzione (con un solo astenuto) il nuovo Piano di Organizzazione Aziendale dell’Azienda Ospedaliera di Varese.
Dopo l’approvazione da parte dei sindacati, il testo è stato inviato all’Università dell’Insubria che, come previsto dalle linee guida regionali, deve essere sentita per l’approvazione della composizione dei dipartimenti. L’Università, del resto, ha ampiamente collaborato nella fase di definizione del Piano di Organizzazione con un notevole apporto di utili idee e suggerimenti in un contesto di fruttuosa sinergia.
Un documento corposo che, oltre a fotografare l’assetto aziendale attuale, presenta gli obiettivi strategici che si intendono perseguire e indica le scelte organizzative che consentiranno di attuarli.
Le innovazioni più evidenti riguardano l’organizzazione dipartimentale in cui si articola l’Azienda secondo i principi ispiratori della centralità del paziente nel processo assistenziale e dell’orientamento al problema nella definizione dei percorsi diagnostici e terapeutici.
Ne è derivata una razionalizzazione complessiva del sistema in cui viene data attuazione ad una piena integrazione tra i presidi dell’Azienda, tra le componenti ospedaliera ed universitaria, tra le varie Unità Operative multidisciplinari e all’interno dell’ambito dell’Emergenza-urgenza.
Oltre all’integrazione, si è puntato molto anche sul potenziamento dell’attività ambulatoriale e di day surgery, sul governo clinico, per migliorare la gestione del rischio, e sui processi di innovazione, ricerca e sviluppo, sia in campo clinico che in campo organizzativo, con l’intento di trasferire sul piano assistenziale i progressi della ricerca medica e delle nuove tecnologie
Un altro obiettivo primario a cui si è data attuazione riguarda la valorizzazione del presidio del Verbano e del Polo materno-infantile.
Analizzando nel dettaglio gli interventi previsti nel POA, si sancisce, innanzitutto, una contrazione nel numero dei dipartimenti gestionali (orientati alla comunanza di obiettivi e indirizzi delle unità che li compongono) e, parallelamente, la creazione di nuovi dipartimenti funzionali (orientati ad armonizzare i trattamenti di patologie specifiche che coinvolgono le unità che li compongono a vari livelli). In questo nuovo assetto si è privilegiata l’integrazione multipresidio, in modo da poter affrontare in modo più incisivo il supporto alle unità operative del Verbano.
In particolare, la funzione riabilitativa, prima indipendente, è stata inserita all’interno del dipartimenti di medicina e di quello cardiocerebrovascolare, per rendere più efficiente il passaggio del paziente dal trattamento dell’acuzie alla funzione di riabilitazione. Si è inoltre inserito all’interno del Dipartimento di emergenza le Unità complesse mediche, chirurgiche e di terapia intensiva, costituendo un dipartimento misto comprensivo di tutte le fasi legate all’emergenza-urgenza.
Il POA prevede inoltre l’attivazione del Dipartimento dei servizi tecnologici, per consentire un’analisi congiunta del processo di progressiva digitalizzazione e automazione dei servizi, con particolare riferimento al laboratorio e alla radiologia, e l’attivazione dei dipartimenti funzionali delle biotecnologie e dei trapianti, per migliorare il livello di eccellenza raggiunto dall’Azienda.
Tutti i dipartimenti saranno caratterizzati da una marcata compresenza all’interno di ciascuno di strutture complesse a direzione universitaria e a direzione ospedaliera.
Contestualmente nel documento si riduce di otto il numero delle strutture complesse, attraverso unificazioni volte a favorire l’integrazione e il miglior uso delle risorse. Questa razionalizzazione ha permesso di ampliare lo spettro dell'offerta assistenziale dell'azienda attraverso l'istituzione della nuova struttura complessa di ematologia, lo sviluppo della cardiologia del Verbano e il potenziamento di attività già in essere, quali la chirurgia vascolare (che diventa struttura complessa), la reumatologia, l'urologia pediatrica, la chirurgia plastica.
Si sono poi attuate una serie di rimodulazioni delle strutture esistenti, anche al fine di differenziare meglio l’offerta adeguandola alle necessità del polo materno infantile: e' il caso della cardiologia dell'Ospedale Del Ponte che avrà indirizzo pediatrico.
Vengono inoltre potenziati i sistemi informativi aziendali istituendo il Servizio Sviluppo e Innovazione in staff alla direzione generale e si istituisce una struttura specifica dedicata al rischio clinico.
Per quanto riguarda l’attività di day hospital, viene prevista una struttura specifica per il coordinamento che garantisca una gestione operativa analoga a quella del quartiere operatorio, al fine di aumentare le prestazioni erogate riducendo le liste d’attesa.
Si prevede, infine, l’estensione ai dispositivi medici della gestione automatizzata già sperimentata per i farmaci, con il graduale passaggio della gestione dei dispositivi al servizio farmacia.
Varese, 27 giugno 2008