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Comunicati stampa
L’interazione andrologo-ginecologo nel centro di infertilità.
Sabato il convegno
In Italia il 10% delle coppie accusa problemi di infertilità. Un’incidenza notevole, le cui cause in passato sono state ricercate quasi esclusivamente in ambito ginecologico. Questa tendenza sta però conoscendo un significativo cambio di rotta, tanto che sono in aumento le cause di infertilità da imputare all’apparato genitale maschile. “Fino a qualche anno fa, - spiega il Prof. Pierfrancesco Bolis, Direttore del Dipartimento materno-infantile dell’Azienda Ospedaliera - in caso di problemi di infertilità di coppia, erano quasi esclusivamente le donne a sottoporsi a visite e controlli, con la conseguenza che spesso tali problemi non venivano risolti. Ora, grazie ad una maggiore informazione e ad una mentalità più aperta, gli uomini sono più disposti a sottoporsi alle necessarie indagini diagnostiche e ciò ha comportato un deciso incremento nel riscontro delle cause di infertilità maschile”. I dati più recenti mostrano, infatti, come l’infertilità sia dovuta per il 40% dei casi a cause femminili e per un altro 40% a cause maschili, mentre nel 20 % dei casi ad entrambe. “Questa migliore conoscenza delle cause – aggiunge il Prof. Bolis - ha consentito di aumentare la percentuale di successi nella cura dell’infertilità, percentuale che oggi si attesta intorno al 30 % dei casi grazie a rimedi farmacologici o chirurgici”.
Proprio per le ragioni appena accennate, diventa sempre più necessaria la presenza dell’andrologo, accanto al ginecologo, nei centri di infertilità, come quello presente all’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese. Di questo si parlerà sabato prossimo nell’aula della Facoltà di Biologia in via Dunant 3 a Varese, in occasione del convegno “L’interazione andrologo-ginecologo nel centro di infertilità”.
“L’andrologia è un settore della medicina che al momento afferisce all’Urologia – spiega il Dott. Albero Mario Marconi, direttore dell’U.O. Urologia del Circolo – dal momento che non esiste più ancora la scuola di specializzazione dedicata in Andrologia per i laureati in Medicina e Chirurgia. La presenza dell’andrologo nei centri di infertilità come quello dell’Ospedale Del Ponte è fondamentale perché è dall’interazione tra l’andrologo-urologo e il ginecologo che si possono identificare le cause che determinano l’infertilità di una coppia e agire di conseguenza”.
Alla base dei problemi di infertilità ci deve essere, infatti, un approccio multidisciplinare che coinvolge vari specialisti: “una volta identificato un problema di natura maschile – aggiunge il Prof. Bolis – si aprono due strade di intervento: la terapia ormonale, di competenza dell’endocrinologo, e l’intervento chirurgico, di competenza dell’urologo, mentre l’andrologo accentra entrambe le competenze. In un centro di infertilità di terzo livello come quello attivo al Del Ponte centrale è poi anche il ruolo dello psicologo”.
Il convegno offrirà anche l’occasione per fare un primo bilancio dell’attività di FIVET, avviata un anno fa al Del Ponte: “Sono 100 le coppie che si sono sottoposte a questo trattamento –conclude il Prof. Bolis - e i primi risultati sono davvero incoraggianti: due gravidanze sono già andate a buon fine e altre 30 sono in corso. Dati che fanno ben sperare, soprattutto se si considera che la media dei successi per questo trattamento si aggira intorno al 20%”.
Varese, 19 marzo 2009