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Comunicati stampa
Decima edizione del Convegno sulla sindrome metabolica e il rischio cardiovascolare
Sabato 21 novembre, per tutta la giornata, all’Hotel Palace di Varese, si svolgerà la decima giornata varesina dedicata alla sindrome metabolica e al rischio cardiovascolare.
Il convegno, organizzato dalla Prof.ssa Anna Maria Grandi, Direttore dell’U.O. Medicina generale 2 dell’Ospedale di Circolo, sarà presieduto dal Prof. Achille Venco, Direttore del Dipartimento di Medicina interna dell’Azienda Ospedaliera varesina e riunirà esperti provenienti da varie parti d’Italia e anche dal Cardiocentro Ticino di Lugano.
Nel corso del convegno verranno presentate e discusse le più recenti acquisizioni in tema di ricerca scientifica, valutazione clinica e terapia della sindrome metabolica. In particolare, saranno oggetto di approfondimento le epatopatie che si sviluppano in corso di sindrome metabolica, tenendo conto anche della interazione con il virus dell’epatite C, il ruolo dell’aldosterone nello sviluppo della sindrome e delle sue complicanze e le più recenti evidenze in tema di intervento farmacologico sul sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Inoltre saranno analizzati i risultati degli studi pubblicati durante gli ultimi 12 mesi che dimostrano come seguire uno stile di vita corretto consenta di ottenere una significativa riduzione della comparsa di malattie cardiovascolari e di diabete mellito. Per quanto riguarda quest’ultimo verrà discussa la possibilità di ottimizzare la terapia medica legandola più strettamente alle caratteristiche cliniche dei singoli pazienti.
A questo proposito, verranno analizzate anche le indicazioni per uno stile di vita a basso rischio cardiovascolare: un’alimentazione corretta per quantità e qualità, un esercizio fisico regolare, l’astensione dal fumo, la moderata assunzione di alcool e l’astensione (o riduzione) da bevande zuccherate o dietetiche. In particolare, poi, verrà dedicato ampio spazio al problema dell’eccesso di sale nella nostra alimentazione quotidiana.
I lavori del convegno affronteranno anche la terapia chirurgica non solo dell’obesità, ma soprattutto delle complicanze metaboliche, primo fra tutte il diabete, i legami della sindrome metabolica con l’ipertensione e lo scompenso cardiaco e la rilevanza delle alterazioni di colesterolo e trigliceridi e le relative nuove possibilità di trattamento.
Varese, 17 Novembre 2009