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Ematologia 2010-2017: una giovane eccellenza
"L'Ematologia di Varese, nata il primo novembre del 2010, si è affermata in pochi anni come uno dei reparti di eccellenza del nostro Ospedale e come un centro di riferimento in grado di esercitare già una capacità attrattiva anche al di fuori dei confini provinciali".
A dirlo è il Direttore generale dell'ASST dei Sette Laghi, Callisto Bravi, che descrive anche il percorso svolto fino ad oggi: "La crescita è stata rapida e costante sia dal punto di vista della quantità, cioè del numero di prestazioni erogate, sia soprattutto dal punto di vista della qualità e della complessità dei casi trattati. Ed è proprio la qualità e la completezza dell'offerta erogata ad aver portato progressivamente la struttura diretta dal prof. Francesco Passamonti a rispondere in maniera ormai quasi esaustiva alle esigenze ematologiche del territorio e ad emergere come centro di riferimento per pazienti provenienti anche da fuori il nostro bacino di utenza".
I dati di attività lo confermano: non solo infatti le procedure ematologiche erogate sono arrivate a quota settemila nell'intervallo gennaio-luglio 2017, con un incremento superiore al 40% rispetto a solo due anni prima, ma sono in crescita costante le prestazioni erogate verso pazienti provenienti da altre provincie e anche da altre regioni. “Certo, i numeri sono inferiori rispetto a quelli dei grandi ospedali metropolitani – spiega il prof. Francesco Passamonti – ma, considerato che ogni anno registrano un aumento e indicano una capacità attrattiva per fuori Provincia e fuori Regione, sono molto significativi”.
Nel dettaglio, nel 2017, per la sola attività di degenza, i pazienti provenienti da territori esterni a quelli dell’ATS dell’Insubria sono stati il 16%, di cui l’8% provenienti da fuori Regione Lombardia. E l’incidenza dei pazienti provenienti da altre provincie e regioni è analoga anche se si considera l’attività ambulatoriale piuttosto che quella di day hospital.
Il salto di qualità decisivo è avvenuto 15 mesi fa, con l'avvio dell'attività di trapianto di midollo. Trentuno i trapianti già eseguiti con risultati perfettamente in linea con i dati nazionali ed internazionali, basti considerare che la degenza media, in questi casi, si attesta a 28 giorni.
Decisiva a questo proposito è stata la realizzazione di due camere sterili a completa disposizione del reparto, consegnate nella primavera del 2016, e la grande competenza del personale in servizio, sia medico, sia infermieristico. L'esperienza già acquisita e la capacità di apprendere rapidamente, infatti, hanno avuto un ruolo determinante nel consentire un'attività così complessa.
Ma non sono solo i trapianti a fare la differenza: "Grazie alla sinergia Ospedale - Università, la nostra Ematologia ha condotto in questi anni ben 64 studi clinici con programmi terapeutici avanzati, garantendo così la massima personalizzazione delle terapie a fronte di un notevole risparmio economico. Un dato, questo, - tiene a precisare il Direttore generale - che va interpretato nell'ottica della massima efficacia della cura abbinata alla massima efficienza nell'utilizzo delle risorse".
Un altro indicatore di qualità da non sottovalutare sono i progetti di ricerca vinti dalla struttura varesina che valgono quasi un milione di euro.
"Se l'Ematologia dell'Ospedale di Circolo ha potuto conseguire questi risultati, fondamentale è stato il ruolo del terzo settore - tiene ad evidenziare il Direttore generale - AIL Varese onlus, la Fondazione Rusconi di Varese e la Fondazione Matarelli di Milano hanno sostenuto e continuano a sostenere la struttura non solo finanziariamente, ma instaurando un rapporto con l'Azienda e il Direttore del reparto caratterizzato da un profondo spirito di collaborazione, in cui ciascuna parte svolge un ruolo preciso e importante nel rispetto delle altre".
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