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Comunicati stampa
Al via stamattina la seconda emodinamica
È entrata in funzione questa mattina la seconda sala di emodinamica all’Ospedale di Circolo, situata al piano meno uno del monoblocco.
Dotata di un agiografo di ultima generazione con un sistema per l’acquisizione di immagini totalmente digitali, questa nuova sala è gemella dell’altra già attiva.
La duplicazione dell’emodinamica è nata con l’obiettivo principale di consentire una gestione più rapida ed efficace delle urgenze che arrivano in Pronto Soccorso, ma non solo: “in una struttura polo universitario come la nostra, che rappresenta un punto di riferimento importante per tutta la provincia, - spiega il Prof. Salerno, direttore della Cardiologia I - la disponibilità di accertamenti diagnostici, emodinamici e dei conseguenti trattamenti cardiaci costituisce una priorità. Questa seconda sala ben risponde a questa esigenza: oltre all’aumento delle prestazioni, essa consentirà di eseguire altre procedure, fra cui la sostituzione valvolare aortica in soggetti non passibili di correzione chirurgica”.
“Finalmente la Cardiologia del Circolo è tornata ad avere una seconda sala di emodinamica come era nella sua tradizione –aggiunge il Dott. Giuseppe Calveri, direttore della Cardiologia II - Grazie a questa nuova sala sarà possibile prendere in carico con la massima tempestività i pazienti infartuati che arrivano in Pronto Soccorso”. A questo proposito si segnala che in media, ogni mese sono una quindicina i pazienti che arrivano in uno dei Pronto Soccorso dell’Azienda e che necessitano di un esame o intervento di emodinamica. Complessivamente, nel 2008, l’emodinamica del Circolo ha eseguito 1521 coronarografie e 660 angioplastiche.
“L’impegno di aprire la seconda sala di emodinamica era stato assunto lo scorso anno. Pur con qualche mese di ritardo, oggi è stato rispettato- conclude il Direttore Generale Walter Bergamaschi - Si tratta di un investimento importante, realizzato grazie al finanziamento di Regione Lombardia, che conferma la nostra attenzione per migliorare l’efficacia delle cure per le patologie cardiovascolari che rappresentano ancora la prima causa di morte in Italia, soprattutto nel trattamento dell’urgenza, quando, come è noto, diviene essenziale il fattore tempo”.
Varese, 25 marzo 2009