Benvenuto in ASST Sette Laghi
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18/01/2021
18/01/2021
Riparte lo screening mammografico: altri 7mila esami in programma a Varese, Tradate, Luino e Angera. E torna l'aiuto del Terzo Settore.
Riparte lo screening mammografico:
Continua l'impegno di ASST Sette Laghi, ATS Insubria, Università dell’Insubria e Volontariato.
Sono circa settemila le donne che tra gennaio e la fine di marzo riceveranno la lettera di invito ad aderire alla campagna di screening mammografico
Gli esami sono proposti ogni giorno, da lunedì a sabato, nelle sedi dell'Ospedale di Circolo di Varese, dell'Ospedale di Tradate, dell'Ospedale di Luino e dell'Ospedale di Angera.
Sul fronte dell’accoglienza alle donne che si presenteranno allo screening, diretto dal Dott. Leonardo Callegari, è confermata una volta ancora la collaborazione del Terzo Settore e di moltissime studentesse del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria, presieduto dal Prof. Giulio Facchetti che rinnova il Suo entusiasmo per la sinergia creata.
Nel dettaglio, le Associazioni di Volontariato che hanno offerto la propria disponibilità sono, a Varese, Avo Varese, Andos Insubria e Varese per l'Oncologia, oltre a CAOS che su Varese copre il turno del sabato mattina mentre sulle altre sedi coordina il gruppo di Associazioni presenti insieme alle studentesse, ovvero: ANDOS Varese sezione di Ispra, LILT Varese e LILT della Valcuvia, Associazione AMOR di Angera, Croce Rossa Italiana Valceresio di Arcisate, Città delle Donne e Gruppo Donne di Cunardo.
“Le nostre volontarie di Avo Varese, - tiene a sottolineare Cristina Birago, vice Presidente Avo Varese - presenti all'accoglienza allo screening mammografico fin dalla partenza del progetto, hanno potuto, in collaborazione con Andos Insubria e Varese per l'Oncologia, rispondere alle nuove necessità grazie all’aiuto di volontarie che abitualmente erano presenti in ogni reparto ma che in questo particolare periodo si sono offerte di essere a disposizione in emergenza e in special modo in questo progetto così importante per la prevenzione e la cura delle malattie di noi donne".
“Sono onorata di questa grande collaborazione – chiosa Adele Patrini, Presidente di CAOS - che concretizza il significato di “rete” che, in ambito sanitario, assume anche un valore culturale ed etico. La lotta al cancro è una battaglia di civiltà e la straordinaria cordata solidale che si è stretta intorno all’Ospedale ha celebrato questo concetto in una logica di welfare-community.”

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14/01/2021
14/01/2021
La neurochirurgia varesina nell’anno del Covid: impegno e qualità confermate.
Locatelli: “Con le nuove dotazioni delle sale operatorie, Varese al top a livello internazionale”
Un anno vissuto intensamente nel reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale di Circolo diretto dal professor Davide Locatelli.
I due lockdown non hanno infatti rallentato l’attività. Nel corso della prima ondata al Circolo – individuato da Regione Lombardia come uno dei tre hub regionali per l’attività neurochirurgica - sono affluiti pazienti in urgenza da gran parte della Lombardia settentrionale. Gli interventi urgenti infatti sono passati dai 149 del 2019 ai 177 del 2020. E anche durante la seconda ondata della pandemia che ha investito in pieno Varese, il reparto è riuscito ad evitare la paralisi dell’attività ordinaria continuando a garantire anche l’attività ambulatoriale, seppure ridotta.
“Siamo stati in grado – sottolinea con soddisfazione il professor Davide Locatelli, Direttore della Struttura Complessa e docente all’Università dell’Insubria - di garantire il trattamento in emergenza/urgenza di patologie vascolari cerebrali come aneurismi e malformazioni, in collaborazione con la neuroradiologia. Diverse neoplasie cerebrali sono state trattate nel nostro centro rispondenti a criteri di urgenza non differibile e in accordo con il centro di riferimento hub per la patologia oncologica all’Istituto Besta di Milano. Per quando riguarda le patologie neoplastiche del basi cranio, per le quali siamo un centro di riferimento di livello internazionale, i pazienti hanno continuato ad esser trattati nel nostro Ospedale, inviati anche dagli altri ospedali hub.”
Nella seconda ondata si è registrato un aumento dei grandi traumi a causa dei numerosi incidenti domestici e atti di autolesionismo. Gli interventi al cranio sono saliti dai 333 del 2019 a i 339 del 2020. La riduzione del personale di reparto e degli slot per le camere operatorie a causa dell’emergenza Covid ha inevitabilmente determinato una riduzione di circa il 40% degli interventi programmati. L’obiettivo per i primi mesi del 2021 è quello di recuperare queste prestazioni sospese o rinviate grazie all’impegno di tutto il personale (neurochirurghi, anestesisti-rianimatori, neuroradiologi e a tutte le figure professionali) che in questi mesi ha anche sopperito alle numerose assenze per infortunio dovute al Covid.
“Attualmente - prosegue Locatelli - iniziamo a registrare un piccolo ma significativo incremento nel numero dei ricoveri ordinari. Puntiamo a ripristinare un numero adeguato di accessi alla sala operatoria per settimana e il numero di posti letto pre Covid per poter recuperare l’attività chirurgica elettiva sospesa. Sarà fondamentale a questo scopo l’apporto delle nostre tre sale operatorie che sono state completamente rinnovate nella dotazione tecnologica”.
La prima sala è dedicata alla patologia cranica elettiva e ai trattamenti endoscopici di minima invasività al basicranio, attraverso accessi endonasali o trans palpebrali. E’ dotata di neuronavigazione, sistemi video in 4K e tridimensionali e sistemi di monitoraggio intraoperatorio neurofisiologico. Con questa dotazione si è in grado di eseguire interventi di altissima specializzazione espandibili a un possibile ulteriore completamento grazie al controllo ecografico intraoperatorio che consente di aggiornare in diretta il sistema di neuro navigazione di pari passo con il progredire dell’intervento.
La seconda sala è destinata alla gestione delle urgenze e ha in dotazione endoscopi e microscopi, un’attrezzatura completa per le emergenze oltre ad una connessione in diretta con i server della neuroradiologia per l’acquisizione degli esami preoperatori.
La terza sala è dedicata agli interventi in neuronavigazione sulla colonna spinale. Oltre alla dotazione di sistemi di esoscopia tridimensionale e 4K, possiede un sistema di neuronavigazione associato a un apparecchiatura O-Arm di ultima generazione, in grado di controllare in tempo reale il posizionamento di protesi a livello spinale e alla giunzione cranio cervicale e di eseguire una tomografia mentre l’operazione è in corso.
Tutte queste sale, ora fornite di strumentazioni che le pongono all’avanguardia a livello nazionale ed europeo, possono essere messe in rete per trasmettere video chirurgici sia per la didattica dedicata ai numerosi specializzandi in neurochirurgia, sia per corsi live esportabili in qualsiasi altro centro europeo di neurochirurgia avanzata.

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08/01/2021
08/01/2021
Vaccinazioni anti covid: ASST Sette Laghi preme sull'acceleratore
Entro quella data, infatti, la prima dose del farmaco potrà essere somministrata a tutti gli operatori che hanno manifestato la propria volontà di vaccinarsi, grazie ad un ulteriore sforzo organizzativo messo a punto nella giornata di ieri.
Sabato 9, domenica 10 e lunedì 11 gennaio, infatti, cinque equipe vaccinali lavoreranno in contemporanea nella sede di viale Borri, offrendo così la possibilità di ricevere il farmaco a millecinquecento operatori in più rispetto a quelli già in programma.
A questo proposito, tutti i dipendenti dell'ASST che hanno già espresso l'intenzione di sottoporsi alla vaccinazione e che non sono ancora stati contattati telefonicamente per l'appuntamento hanno ricevuto un SMS contenente un link e le indicazioni per prenotare la propria seduta vaccinale nelle giornate di sabato, domenica e lunedì prossimi, nella sede appunto di viale Borri, in un orario compreso tra le 9.00 e le 19.00.
Attualmente sono 1850 coloro che hanno ricevuto il vaccino nelle nostre strutture e, grazie a questa ulteriore evoluzione organizzativa, con lunedì potrà in buona parte dirsi conclusa la prima fase del ciclo vaccinale riservato al personale aziendale, a cui seguirà, a distanza di ventuno giorni, la fase corrispondente alla somministrazione del richiamo.
Contemporaneamente, anche i Medici di Medicina Generale, i Medici delle USCA, i Pediatri di Libera Scelta e i Volontari delle Associazioni di assistenza che hanno richiesto la vaccinazione sono stati tutti vaccinati o hanno già comunque ricevuto l'appuntamento.
Da lunedì 11 gennaio il Centro vaccinale di viale Borri sarà l'unico a restare in funzione, pronto ad accogliere coloro che, per varie ragioni, non hanno ricevuto il vaccino in questo primo ciclo.
"Questa importante accelerazione è stata possibile solo grazie alla disponibilità e alla flessibilità dimostrata ancora una volta da tutto il personale coinvolto, - tiene a sottolineare il DG Bonelli - A loro voglio rivolgere ancora una volta il mio ringraziamento, certo che sarà condiviso anche da tutti gli operatori che, in così breve tempo, hanno potuto ricevere questo prezioso vaccino!".

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07/01/2021
07/01/2021
Parte il punto vaccinale anti Covid19 alla Fondazione Molina
Oggi ha preso avvio l’attività del Punto Vaccinale Residenziale della Fondazione Molina, in collaborazione con la ASST Sette Laghi di Varese.
Si è costituito un Vax Team composto da un medico e tre infermieri che hanno sostenuto un training presso il Centro Vaccinale di ASST Sette Laghi all’Ospedale di Circolo diretto dalla dottoressa Augusta Diani. ASST metterà a disposizione le dosi conservate a – 80 gradi nel numero concordato di volta in volta.
Oggi sono stati vaccinati 21 operatori appartenenti a diverse professioni e 15 Ospiti del secondo piano della Casa Buzio.
Il Vax day della Fondazione Molina è stato introdotto dal Presidente Dott. Guido Bonoldi, che si è rivolto agli operatori in nota per la vaccinazione sottolineando l’importanza per la Fondazione di questa giornata, spiegando il funzionamento del vaccino e rispondendo alle domande degli operatori stessi.
"La campagna vaccinale anti Covid - dichiara Ivan Mazzoleni, Direttore Socio Sanitario di ASST Sette Laghi - riveste un evidente carattere strategico. Più vaccinati. meno contagiati e quindi meno potenziali ricoverati a intasare gli ospedali rendendo difficoltoso garantire le cure per tutte le altre patologie. Come nel caso odierno con la Fondazione Molina - conclude Mazzoleni - la sinergia tra strutture ospedaliere e territorio è la migliore garanzia di raggiungere al più presto una copertura vaccinale ampia e con essa la tanto attesa immunità di gregge".
Il primo operatore ad essere vaccinato è stata Loredana, capo nucleo infermiera, che lavora al Molina da oltre 20 anni che ci ha detto: “si è trattato di un atto dovuto e di responsabilità nei confronti degli Ospiti di cui mi prendo cura, dei miei colleghi e anche della mia famiglia. Spero sia l’inizio della fine di questo incubo rappresentato dalla pandemia. Raccomando a tutti gli operatori sanitari di vaccinarsi”.
Il primo Ospite ad essere vaccinato è stato il sig. Roberto Martinoli: “sono onorato di essere stato il primo Ospite ad essere vaccinato, qui al Molina mi trovo molto bene, sia con gli Ospiti sia con tutto il personale. Speriamo che con questo vaccino si possa riprendere una vita normale”.
Dalla prossima settimana la campagna di vaccinazioni proseguirà in modo regolare, con l’obiettivo di vaccinare con prima e seconda dose tutti gli operatori e gli Ospiti nei tempi previsti.

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07/01/2021
07/01/2021
Vaccinazioni: entusiasmo e commozione nell'Ospedale più colpito dalla seconda ondata

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07/01/2021
07/01/2021
Vaccino anti-influenzale: due date straordinarie aperte a tutti i cittadini
- Varese sede vaccinale : Via Ottorino Rossi
- Laveno sede vaccinale : Via Ceretti
- Sesto Calende sede vaccinale : P.le Dell'Acqua
- Tradate sede vaccinale : Via Gradisca
- Call center aziendale ai num. 0332278530 o 0332393248 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16
- Call center regionale ai num.800638638 (da cell 02999599) dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20
- CUP presentandosi di persona negli orari di apertura

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18/01/2021
18/01/2021
Riparte lo screening mammografico: altri 7mila esami in programma a Varese, Tradate, Luino e Angera. E torna l'aiuto del Terzo Settore.
Riparte lo screening mammografico:
Continua l'impegno di ASST Sette Laghi, ATS Insubria, Università dell’Insubria e Volontariato.
Sono circa settemila le donne che tra gennaio e la fine di marzo riceveranno la lettera di invito ad aderire alla campagna di screening mammografico
Gli esami sono proposti ogni giorno, da lunedì a sabato, nelle sedi dell'Ospedale di Circolo di Varese, dell'Ospedale di Tradate, dell'Ospedale di Luino e dell'Ospedale di Angera.
Sul fronte dell’accoglienza alle donne che si presenteranno allo screening, diretto dal Dott. Leonardo Callegari, è confermata una volta ancora la collaborazione del Terzo Settore e di moltissime studentesse del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria, presieduto dal Prof. Giulio Facchetti che rinnova il Suo entusiasmo per la sinergia creata.
Nel dettaglio, le Associazioni di Volontariato che hanno offerto la propria disponibilità sono, a Varese, Avo Varese, Andos Insubria e Varese per l'Oncologia, oltre a CAOS che su Varese copre il turno del sabato mattina mentre sulle altre sedi coordina il gruppo di Associazioni presenti insieme alle studentesse, ovvero: ANDOS Varese sezione di Ispra, LILT Varese e LILT della Valcuvia, Associazione AMOR di Angera, Croce Rossa Italiana Valceresio di Arcisate, Città delle Donne e Gruppo Donne di Cunardo.
“Le nostre volontarie di Avo Varese, - tiene a sottolineare Cristina Birago, vice Presidente Avo Varese - presenti all'accoglienza allo screening mammografico fin dalla partenza del progetto, hanno potuto, in collaborazione con Andos Insubria e Varese per l'Oncologia, rispondere alle nuove necessità grazie all’aiuto di volontarie che abitualmente erano presenti in ogni reparto ma che in questo particolare periodo si sono offerte di essere a disposizione in emergenza e in special modo in questo progetto così importante per la prevenzione e la cura delle malattie di noi donne".
“Sono onorata di questa grande collaborazione – chiosa Adele Patrini, Presidente di CAOS - che concretizza il significato di “rete” che, in ambito sanitario, assume anche un valore culturale ed etico. La lotta al cancro è una battaglia di civiltà e la straordinaria cordata solidale che si è stretta intorno all’Ospedale ha celebrato questo concetto in una logica di welfare-community.”

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14/01/2021
14/01/2021
La neurochirurgia varesina nell’anno del Covid: impegno e qualità confermate.
Locatelli: “Con le nuove dotazioni delle sale operatorie, Varese al top a livello internazionale”
Un anno vissuto intensamente nel reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale di Circolo diretto dal professor Davide Locatelli.
I due lockdown non hanno infatti rallentato l’attività. Nel corso della prima ondata al Circolo – individuato da Regione Lombardia come uno dei tre hub regionali per l’attività neurochirurgica - sono affluiti pazienti in urgenza da gran parte della Lombardia settentrionale. Gli interventi urgenti infatti sono passati dai 149 del 2019 ai 177 del 2020. E anche durante la seconda ondata della pandemia che ha investito in pieno Varese, il reparto è riuscito ad evitare la paralisi dell’attività ordinaria continuando a garantire anche l’attività ambulatoriale, seppure ridotta.
“Siamo stati in grado – sottolinea con soddisfazione il professor Davide Locatelli, Direttore della Struttura Complessa e docente all’Università dell’Insubria - di garantire il trattamento in emergenza/urgenza di patologie vascolari cerebrali come aneurismi e malformazioni, in collaborazione con la neuroradiologia. Diverse neoplasie cerebrali sono state trattate nel nostro centro rispondenti a criteri di urgenza non differibile e in accordo con il centro di riferimento hub per la patologia oncologica all’Istituto Besta di Milano. Per quando riguarda le patologie neoplastiche del basi cranio, per le quali siamo un centro di riferimento di livello internazionale, i pazienti hanno continuato ad esser trattati nel nostro Ospedale, inviati anche dagli altri ospedali hub.”
Nella seconda ondata si è registrato un aumento dei grandi traumi a causa dei numerosi incidenti domestici e atti di autolesionismo. Gli interventi al cranio sono saliti dai 333 del 2019 a i 339 del 2020. La riduzione del personale di reparto e degli slot per le camere operatorie a causa dell’emergenza Covid ha inevitabilmente determinato una riduzione di circa il 40% degli interventi programmati. L’obiettivo per i primi mesi del 2021 è quello di recuperare queste prestazioni sospese o rinviate grazie all’impegno di tutto il personale (neurochirurghi, anestesisti-rianimatori, neuroradiologi e a tutte le figure professionali) che in questi mesi ha anche sopperito alle numerose assenze per infortunio dovute al Covid.
“Attualmente - prosegue Locatelli - iniziamo a registrare un piccolo ma significativo incremento nel numero dei ricoveri ordinari. Puntiamo a ripristinare un numero adeguato di accessi alla sala operatoria per settimana e il numero di posti letto pre Covid per poter recuperare l’attività chirurgica elettiva sospesa. Sarà fondamentale a questo scopo l’apporto delle nostre tre sale operatorie che sono state completamente rinnovate nella dotazione tecnologica”.
La prima sala è dedicata alla patologia cranica elettiva e ai trattamenti endoscopici di minima invasività al basicranio, attraverso accessi endonasali o trans palpebrali. E’ dotata di neuronavigazione, sistemi video in 4K e tridimensionali e sistemi di monitoraggio intraoperatorio neurofisiologico. Con questa dotazione si è in grado di eseguire interventi di altissima specializzazione espandibili a un possibile ulteriore completamento grazie al controllo ecografico intraoperatorio che consente di aggiornare in diretta il sistema di neuro navigazione di pari passo con il progredire dell’intervento.
La seconda sala è destinata alla gestione delle urgenze e ha in dotazione endoscopi e microscopi, un’attrezzatura completa per le emergenze oltre ad una connessione in diretta con i server della neuroradiologia per l’acquisizione degli esami preoperatori.
La terza sala è dedicata agli interventi in neuronavigazione sulla colonna spinale. Oltre alla dotazione di sistemi di esoscopia tridimensionale e 4K, possiede un sistema di neuronavigazione associato a un apparecchiatura O-Arm di ultima generazione, in grado di controllare in tempo reale il posizionamento di protesi a livello spinale e alla giunzione cranio cervicale e di eseguire una tomografia mentre l’operazione è in corso.
Tutte queste sale, ora fornite di strumentazioni che le pongono all’avanguardia a livello nazionale ed europeo, possono essere messe in rete per trasmettere video chirurgici sia per la didattica dedicata ai numerosi specializzandi in neurochirurgia, sia per corsi live esportabili in qualsiasi altro centro europeo di neurochirurgia avanzata.

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08/01/2021
08/01/2021
Vaccinazioni anti covid: ASST Sette Laghi preme sull'acceleratore
Entro quella data, infatti, la prima dose del farmaco potrà essere somministrata a tutti gli operatori che hanno manifestato la propria volontà di vaccinarsi, grazie ad un ulteriore sforzo organizzativo messo a punto nella giornata di ieri.
Sabato 9, domenica 10 e lunedì 11 gennaio, infatti, cinque equipe vaccinali lavoreranno in contemporanea nella sede di viale Borri, offrendo così la possibilità di ricevere il farmaco a millecinquecento operatori in più rispetto a quelli già in programma.
A questo proposito, tutti i dipendenti dell'ASST che hanno già espresso l'intenzione di sottoporsi alla vaccinazione e che non sono ancora stati contattati telefonicamente per l'appuntamento hanno ricevuto un SMS contenente un link e le indicazioni per prenotare la propria seduta vaccinale nelle giornate di sabato, domenica e lunedì prossimi, nella sede appunto di viale Borri, in un orario compreso tra le 9.00 e le 19.00.
Attualmente sono 1850 coloro che hanno ricevuto il vaccino nelle nostre strutture e, grazie a questa ulteriore evoluzione organizzativa, con lunedì potrà in buona parte dirsi conclusa la prima fase del ciclo vaccinale riservato al personale aziendale, a cui seguirà, a distanza di ventuno giorni, la fase corrispondente alla somministrazione del richiamo.
Contemporaneamente, anche i Medici di Medicina Generale, i Medici delle USCA, i Pediatri di Libera Scelta e i Volontari delle Associazioni di assistenza che hanno richiesto la vaccinazione sono stati tutti vaccinati o hanno già comunque ricevuto l'appuntamento.
Da lunedì 11 gennaio il Centro vaccinale di viale Borri sarà l'unico a restare in funzione, pronto ad accogliere coloro che, per varie ragioni, non hanno ricevuto il vaccino in questo primo ciclo.
"Questa importante accelerazione è stata possibile solo grazie alla disponibilità e alla flessibilità dimostrata ancora una volta da tutto il personale coinvolto, - tiene a sottolineare il DG Bonelli - A loro voglio rivolgere ancora una volta il mio ringraziamento, certo che sarà condiviso anche da tutti gli operatori che, in così breve tempo, hanno potuto ricevere questo prezioso vaccino!".

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07/01/2021
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Parte il punto vaccinale anti Covid19 alla Fondazione Molina
Oggi ha preso avvio l’attività del Punto Vaccinale Residenziale della Fondazione Molina, in collaborazione con la ASST Sette Laghi di Varese.
Si è costituito un Vax Team composto da un medico e tre infermieri che hanno sostenuto un training presso il Centro Vaccinale di ASST Sette Laghi all’Ospedale di Circolo diretto dalla dottoressa Augusta Diani. ASST metterà a disposizione le dosi conservate a – 80 gradi nel numero concordato di volta in volta.
Oggi sono stati vaccinati 21 operatori appartenenti a diverse professioni e 15 Ospiti del secondo piano della Casa Buzio.
Il Vax day della Fondazione Molina è stato introdotto dal Presidente Dott. Guido Bonoldi, che si è rivolto agli operatori in nota per la vaccinazione sottolineando l’importanza per la Fondazione di questa giornata, spiegando il funzionamento del vaccino e rispondendo alle domande degli operatori stessi.
"La campagna vaccinale anti Covid - dichiara Ivan Mazzoleni, Direttore Socio Sanitario di ASST Sette Laghi - riveste un evidente carattere strategico. Più vaccinati. meno contagiati e quindi meno potenziali ricoverati a intasare gli ospedali rendendo difficoltoso garantire le cure per tutte le altre patologie. Come nel caso odierno con la Fondazione Molina - conclude Mazzoleni - la sinergia tra strutture ospedaliere e territorio è la migliore garanzia di raggiungere al più presto una copertura vaccinale ampia e con essa la tanto attesa immunità di gregge".
Il primo operatore ad essere vaccinato è stata Loredana, capo nucleo infermiera, che lavora al Molina da oltre 20 anni che ci ha detto: “si è trattato di un atto dovuto e di responsabilità nei confronti degli Ospiti di cui mi prendo cura, dei miei colleghi e anche della mia famiglia. Spero sia l’inizio della fine di questo incubo rappresentato dalla pandemia. Raccomando a tutti gli operatori sanitari di vaccinarsi”.
Il primo Ospite ad essere vaccinato è stato il sig. Roberto Martinoli: “sono onorato di essere stato il primo Ospite ad essere vaccinato, qui al Molina mi trovo molto bene, sia con gli Ospiti sia con tutto il personale. Speriamo che con questo vaccino si possa riprendere una vita normale”.
Dalla prossima settimana la campagna di vaccinazioni proseguirà in modo regolare, con l’obiettivo di vaccinare con prima e seconda dose tutti gli operatori e gli Ospiti nei tempi previsti.

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Vaccinazioni: entusiasmo e commozione nell'Ospedale più colpito dalla seconda ondata

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Vaccino anti-influenzale: due date straordinarie aperte a tutti i cittadini
- Varese sede vaccinale : Via Ottorino Rossi
- Laveno sede vaccinale : Via Ceretti
- Sesto Calende sede vaccinale : P.le Dell'Acqua
- Tradate sede vaccinale : Via Gradisca
- Call center aziendale ai num. 0332278530 o 0332393248 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16
- Call center regionale ai num.800638638 (da cell 02999599) dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20
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