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Comunicati stampa
Nuovo Primario per la Chirurgia di Luino
E un ecografo donato alle Sale Operatorie.
Dal prossimo primo luglio prenderà servizio il nuovo Direttore della Chirurgia dell’Ospedale di Luino.
Si tratta di Stefano Carini, originario di Piacenza, nella cui Azienda USL ha lavorato dal 1997 ad oggi. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Milano e si è specializzato in Chirurgia d'urgenza e di Pronto Soccorso e poi, all'Università di Parma, in Chirurgia generale.
“Ho sempre considerato l’Ospedale di Luino strategico per la nostra Azienda – spiega il Direttore generale Callisto Bravi – ed è per questo che, accanto agli investimenti che ho indirizzato su questa sede, ho ritenuto prioritario garantire dei primariati stabili a strutture decisive per questo presidio, come appunto la Chirurgia, l’Ortopedia, con cui la Chirurgia condivide degli spazi, e, anch’essa oggetto di nomina apicale recente, la Medicina. Un Direttore di Struttura significa innanzitutto stabilità, ma anche progettualità verso il futuro”.
Le dichiarazioni del Direttore generale trovano conferma nell’attività dell’Ospedale di Luino: esso rappresenta il riferimento sanitario di primo livello per l'area più settentrionale della provincia di Varese, ma anche il primo polo riabilitativo dell'Azienda e il secondo per le cure subacute, con oltre 3370 giornate di ricovero in area subacuta ogni anno.
Complessivamente, l'Ospedale di Luino ha un livello di attività stabilizzatosi intorno ai 2.500 ricoveri in degenza ordinaria all'anno, con tempi di degenza perfettamente allineati con la media regionale, a cui vanno ad aggiungersi in maniera sempre più importante, secondo l'evoluzione della sanità più moderna, i ricoveri in day hospital e day surgery (oltre 200 all'anno), gli interventi chirurgici a bassa complessità (oltre 840 all'anno) e le MAC, ovvero le prestazioni ambulatoriali ad alta complessità (oltre 650 all'anno).
La conferenza stampa offre anche l'occasione per ringraziare una generosa benefattrice dell'Ospedale, la signora Barbara Bernardi, che ha donato al nosocomio luinese un ecografo portatile per la struttura di Anestesia e rianimazione, coprendo anche i costi necessari alla formazione degli operatori che utilizzeranno questo nuovo strumento.
Si tratta di un’apparecchiatura molto preziosa, sia per gli operatori che saranno agevolati, sia, soprattutto, per i pazienti: “Questo ecografo – spiega Annamaria Armagno, Responsabile della Day Surgery del Verbano - permette di distinguere più agevolmente i plessi vascolo-nervosi e le fasce muscolari, consentendo così all’anestesista di iniettare l'anestetico il più vicino possibile ai nervi da addormentare”.
Varese, 28 giugno 2018