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Comunicati stampa
Prima raccolta di staminali emopoietiche al Circolo
Il 6 e il 7 novembre, presso il Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera varesina, diretto dal dottor Davide Rossi, è stata effettuata la prima raccolta di cellule staminali emopoietiche (le cellule che solitamente sono pre
Si tratta del primo prelievo omologo effettuato al Circolo, dove, fino ad ora, erano stati eseguiti solo prelievi e trapianti autologhi, cioè in cui il donatore è anche il ricevente delle staminali da lui prelevate in un primo momento.
Nel 2006 il centro varesino ha ottenuto l’autorizzazione dell’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) a effettuare prelievi omologhi e, pochi giorni fa, quando si è individuata la presenza in provincia di Varese di un donatore compatibile con la necessità di un paziente siciliano, è stato effettuato il prelievo, in vista del trapianto che si svolgerà a Palermo.
La procedura è stata effettuata dal dottor Vincenzo Saturni, coadiuvato dall’infermiera professionale Donatella Valentino, sempre del Servizio Trasfusionale, mediante una tecnica chiamata “aferesi”, che utilizza un separatore cellulare donato dall’AIL.
La signora, donatrice AVIS e ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo), è risultata compatibile ed idonea per un paziente in attesa di trapianto di cellule staminali emopoietiche per una patologia ematologica.
Nelle settimane precedenti, tutta la procedura di preparazione della donatrice (consenso informato, somministrazione del fattore di crescita) è stata seguita dalla dottoressa Claudia Rinaldini, che coordina l’attività dei donatori di midollo osseo.
“Per il nostro Servizio, dove abbiamo maturato una discreta esperienza in questo settore nell’ambito degli autotrapianti di cellule staminali emopoietiche, si tratta della prima procedura di questo tipo, che ci pone quindi assolutamente tra i primi, in linea con i più importanti centri di prelievo d’ Italia. Poter sostenere i colleghi che si occupano di trapianto è per noi fondamentale, al fine di contribuire al successo di terapie sempre più attuali e che danno maggiori speranze di guarigione a pazienti con gravi patologie ematologiche” commenta il dott. Saturni.
La procedura è stata possibile solo grazie alla disponibilità della donatrice che ha accettato subito con entusiasmo la proposta: MG, di 27 anni, consapevole dell’importanza della propria scelta, durante la raccolta durata quasi dieci ore in due giorni, non ha nascosto l’emozione per il gesto che stava compiendo.
Varese, 9 novembre 2007