L'attribuzione dei codici colore in Pronto Soccorso

Al'arrivo in Pronto Soccorso, il paziente è accolto da personale infermieristico che valuta le sue condizioni per assegnargli uno dei quattro codici colore che indica la priorità con la quale il paziente deve essere visitato.

Per approfondire il significato dei quattro codici colore clicca qui.

 

I pazienti dimessi dal Pronto Soccorso con codice bianco sono tenuti al pagamento del ticket di 25 euro. 
Sono esentati dal pagamento gli assistiti di età inferiore ai 14 anni e superiore ai 65 anni e le persone che godono delle esenzioni per reddito, per invalidità e per patologie. Saranno classificati come codice bianco alla dimissione anche tutti i pazienti con qualsiasi codice di accesso che, a seguito della visita, lasceranno di propria iniziativa il Pronto Soccorso prima della chiusura del verbale.

 

Il codice bianco in dimissione e il pagamento del ticket

Quando, all'ingresso in Pronto Soccorso, viene assegnato un codice verde o bianco, è probabile che le condizioni di salute non richiedano un’assistenza indifferibile o urgente.

Se, al termine degli accertamenti, viene confermata la differibilità o la non urgenza, verrà assegnato un codice bianco alla dimissione e sarà quindi richiesto il pagamento del ticket.

Saranno invece confermati come codice verde (e quindi esentati dal ticket) tutti coloro:

  • a cui viene proposto il ricovero;
  • che sono stati trattenuti in Osservazione Breve Intensiva per più di 6 ore;
  • che hanno riportato traumatismi acuti con fratture, lussazioni, distorsioni che hanno richiesto applicazione di apparecchio gessato o tutori, ferite che abbiano richiesto sutura o applicazione di colla biologica;
  • che hanno riportato ustioni di I grado di estensione superiore al 18% della superficie corporea o ustioni di maggiore gravità;
  • che hanno ingerito/inalato/ritenuto un corpo estraneo che richieda estrazione strumentale;
  • che presentano una intossicazione acuta, limitatamente ai primi due punti del presente elenco;
  • che presentano condizioni di rischio legate allo stato di gravidanza;
  • che sono stati inviati in Pronto Soccorso dal Medico di Medicina Generale o Medico di continuità assistenziale con una esplicita richiesta di ricovero ospedaliero.