tumore testicolo
Tumore del testicolo
Il tumore del testicolo è il tumore più diffuso nell’uomo nella fascia d’età compresa tra i 15 ed i 34 anni. I tumori del testicolo si dividono in due tipi: seminomi, che rappresentano circa la metà dei casi e sono le forme a decorso più favorevole, e non-seminomi (includono diverse forme).
Il principale fattore di rischio è il criptorchidismo, cioè la mancata discesa del testicolo nello scroto; bisogna anche prendere in considerazione la storia familiare positiva per questo tumore e sapere che gli uomini che hanno avuto un tumore al testicolo hanno un rischio da 20-a 50 volte superiore di sviluppare lo stesso tumore nell’altro testicolo.
Solitamente il tumore esordisce con un nodulo o un aumento di volume del testicolo; dal momento che per i tumori del testicolo non esistono programmi di prevenzione, risulta di importanza fondamentale l’autopalpazione. Dopo l’esame obiettivo da parte dello Specialista, la diagnosi di tumore viene effettuata mediante un’ecografia testicolare ed il dosaggio dei seguenti marcatori: alfa-feto proteina (αFP), beta-HCG (βHCG) e latticodeidrogenasi (LDH); la determinazione dell’estensione del tumore vien solitamente completata tramite una TAC Torace-Addome.
Quando il tumore viene diagnosticato ancora in fase iniziale, l’intervento di orchifunilectomia (ovvero l’asportazione del testicolo per via inguinale) può essere l’unico trattamento necessario a cui seguirà una sorveglianza; in caso di diffusione del tumore, può essere necessario un successivo intervento di asportazione dei linfonodi retroperitoneali, la chemioterapia o la radioterapia oppure una combinazione di queste terapie.
Il paziente affetto da tumore del testicolo può avere problemi di fertilità associati alle terapie ricevute ed è pertanto sempre utile eseguire una crio-conservazione del liquido seminale prima di sottoporsi a trattamento.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è complessivamente del 91%, ma la diagnosi precoce ed i trattamenti multidisciplinari hanno permesso di raggiungere tassi di curabilità del 99%.