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Comunicati stampa
Un neurostimolatore per togliere il dolore
Il neurostimolatore di tipo sacrale, in Italia, viene impiantato solo a Roma, Milano e Varese
Quando è arrivato al Circolo, avvertiva dolori lancinanti nella zona perineale. Non poteva riposare, né muoversi normalmente.
A causa di una patologia malformativa e neoplastica dell’apparato urinario, il paziente, un 58enne proveniente da un’altra città lombarda, si era dovuto sottoporre, nel nosocomio della sua città, a diversi interventi chirurgici e a sedute di radioterapia e di chemioterapia. La neoplasia, alla fine, è stata sconfitta, ma gli interventi affrontati, uniti ai vari trattamenti, hanno finito col compromettere i nervi sacrali, causandogli continui dolori proprio nella zona dell’apparato urinario.
Per ridurre l’intensità della neuropatia, i chirurghi dell’ospedale in cui l’uomo era in cura hanno tentato di impiantare nel paziente un neurostimolatore epidurale spinale, un apparecchio di piccole dimensioni che, agendo sui nervi, maschera l’impulso del dolore riducendolo ad un leggero fastidio. L’intervento però non ha avuto esito positivo. Il paziente si è quindi rivolto al Circolo di Varese, segnalatogli come uno dei principali centri nazionali per la casistica relativa ai neurostimolatori.
Ogni anno, infatti, nella Neurochirurgia del Circolo, si impiantano circa venti neurostimolatori al fine di contrastare il dolore, senza contare quelli impiantati per altri scopi, come, ad esempio, per contrastare gli effetti del morbo Parkinson.
Al paziente è stato quindi applicato un neurostimolatore esterno di prova, per valutarne gli effetti benefici. Il periodo di prova ha dimostrato una notevole riduzione delle algie, per cui si è deciso per l’impianto definitivo di un neurostimolatore sacrale doppio, un apparecchio costato oltre 18mila euro, di cui solo 8mila rimborsabili all’Azienda.
Un ora di intervento in anestesia locale, pochi giorni di degenza e il paziente è stato dimesso senza più dolori, in grado, finalmente, di condurre una vita normale.
“Ogni anno - spiega il dott. Alessandro Dario, il neurochirurgo che ha eseguito l’intervento – impiantiamo circa 20 neurostimolatori midollari per lenire il dolore dei pazienti. In questo caso il neurostimolatore era di tipo sacrale, un caso ancora più raro, che, in Italia, viene impiantato solo a Roma, Milano e Varese. Inoltre, al Circolo siamo centro nazionale di riferimento per la casistica relativa agli impianti di neurostimolatore ricaricabile, circa cinque ogni anno”.
L’esperienza acquisita nell’impianto dei neurostimolatori rappresenta una nuova frontiera terapeutica d’avanguardia, ancora in fase sperimentale, la cui applicazione è ancora limitata a pochi centri, tra cui, appunto, il Circolo di Varese. Per questo motivo tali tecnologie sono rimborsate oggi solo in parte dal Sistema Sanitario Nazionale: l’Azienda Ospedaliera ha inteso investire in questa attività, da un lato per continuare ad offrire una soluzione adeguata ai disagi dei pazienti, dall’altro per mantenere e consolidare l’esperienza acquisita in virtù della quale il Circolo si qualifica come centro di riferimento nazionale.
Varese, 13 giugno 2008