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Comunicati stampa
Due nuove strutture per pazienti psichiatrici a Luino: una Comunità e un Centro Diurno
L’Unità Operativa di Psichiatria I del Verbano si arricchisce con la Comunità protetta e il Centro Diurno di Villa Maria, in via Valleggio a Luino.
Il Centro Diurno, è aperto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.30 e il sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00 con orario continuato. Personale specializzato si prende cura dei pazienti psichiatrici, attualmente 10 che poi aumenteranno fino ad un massimo di 20, con moderne terapie riabilitative e risocializzanti. Si svolgono anche attività all’esterno della struttura per favorire l’integrazione della persona sofferente nel proprio territorio.
La Comunità protetta, invece, è una struttura residenziale che a partire da oggi accoglie pazienti affetti da importanti patologie psichiatriche. Sono 4 i primi pazienti ospitati, destinati ad aumentare gradualmente fino a 20. Nella Comunità protetta si promuove il reinserimento sociale del paziente, o comunque il raggiungimento di un suo maggior livello di autonomia, attraverso programmi che comportano l’acquisizione di competenze perse o mai sviluppate (come la gestione dei soldi, l’uso della lavatrice), l’introiezione di regole comunitarie e sociali (come l’igiene personale, il riordino dell’ambiente personale e comunitario), lo sviluppo di una consapevolezza e di un equilibrio interiore (come la gestione delle frustrazioni, l’analisi delle proprie criticità e delle proprie risorse). La Comunità fornisce interventi in collaborazione con la famiglia del paziente e con altre agenzie sociali in previsione della futura dimissione del paziente stesso. “E’ importante questa alleanza, da un punto di vista riabilitativo, con le famiglie, i Comuni, le associazioni di volontariato - sottolinea il Dott. Isidoro Cioffi, direttore dell’Unità Operativa di Psichiatria I del Verbano - così da garantire che il progetto previsto per il paziente sia in continua evoluzione sinergica, anche nel suo proseguio sul territorio”.
La Comunità è strutturata per monolocali e bilocali e non, come avviene tradizionalmente, per stanze, in maniera da permettere ai pazienti una convivenza la più vicina possibile a quella che li attende sul territorio. Peraltro, è già stata attivata un’esperienza pilota di Housing sociale a Cassano Valcuvia che permette ai pazienti dimessi dalla Comunità di trovare una abitazione “protetta” (cioè con l’assistenza di specialisti), in quanto spesso il rientro in famiglia, quando pure possibile, tende a far ripercorrere al paziente itinerari patologici, dannosi per lui e per la famiglia stessa.
Infine, la stanza polifunzionale multimediale della Comunità, a disposizione anche dei cittadini per riunioni, aggiornamenti, cineclub, etc. permette un continuo collegamento con la società, evitando una pericolosa autoreferenzialità.
La Comunità protetta e il Centro Diurno sono totalmente gratuite e facilmente raggiungibili coi mezzi pubblici. Il dottor Bianco e le dottoresse Caperna e Bortolaso, psichiatri, la dottoressa Girardi, psicologa, la signora Puliafito e il signor Petrella, rispettivamente caposala e coordinatore degli educatori, sono le figure di spicco della équipe altamente professionale che gestirà il Centro Diurno e la Comunità protetta.
Varese, 3 luglio 2008