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Comunicati stampa
Del Ponte: la Direzione Generale apre un’indagine interna
Dispiacere e cordoglio, sono queste le prime parole del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi”, Carlo Pampari.
“Rispetto a quanto avvenuto non possiamo che esprimere innanzitutto la nostra partecipazione al dolore dei genitori. La morte di un bambino di tre anni non può lasciare indifferente nessuno”.
Dispiacere e cordoglio, sono queste le prime parole del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi”, Carlo Pampari.
“Appena sono stato informato dell’accaduto, - spiega il Direttore - ho avviato una verifica interna per ricostruire gli eventi. È questa la nostra doverosa prassi. I nostri sono professionisti qualificati e, anche se l’errore in Medicina è inevitabile, mi auguro davvero che non sia così. Al momento non posso affermare nulla di più; sono anche io in attesa dei necessari riscontri, ma l’accertare come si siano svolti i fatti è una necessità per tutti noi. Perciò siamo a completa disposizione dell’autorità giudiziaria e dei genitori”.
Dai primi riscontri risulta che il bambino, nato nel luglio 2003, sia stato assistito presso il Punto di Primo Intervento Pediatrico dell’Ospedale Filippo Del Ponte sabato 19 maggio, per una sintomatologia gastrointestinale. Dopo essere stato sottoposto ad una visita specialistica pediatrica, è stato dimesso con l'indicazione ad una "rivalutazione se peggioramento del quadro clinico".
Il bambino è stato condotto nuovamente al Punto di Primo Intervento Pediatrico il giorno successivo, domenica 20, sempre per la stessa sintomatologia. E' stato sottoposto ad un’iter diagnostico articolato esitato al ricovero presso l'U.O. di Pediatria.
Durante gli accertamenti, si è registrato un improvviso e rapido peggioramento delle condizioni cliniche che ha portato al decesso nonostante le manovre rianimatorie.
La salma è ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria presso la Medicina Legale dell'Ospedale di Circolo.
L’Azienda Ospedaliera intende perciò rispettare il massimo riserbo nell’attesa dei risultati degli accertamenti disposti dalla Magistratura.
Varese, 21 maggio 2007