Area stampa
Area stampa
Comunicati stampa
Telemedicina nella Pneumologia di Cuasso: in via di completamento la fase di sperimentazione
Il responsabile dell’Unità Operativa: “E’ auspicabile prolungare questa esperienza positiva”
Il prossimo 10 aprile terminerà la fase di sperimentazione della Telesorveglianza domiciliare per pazienti affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) che ha coinvolto, tra gli altri centri lombardi, l’U.O. di Pneumologia dell’Ospedale di Cuasso nell’ambito del Progetto Telemaco.
La sperimentazione, partita nell’aprile 2007, ha coinvolto 150 pazienti in ossigenoterapia, monitorati a domicilio 24 ore su 24 ogni giorno attraverso terminali e apparecchiature forniti loro nel momento in cui hanno accettato di entrare a far parte del progetto.
L’obiettivo è quello di creare un data base con i dati clinici dei pazienti coinvolti per valutare i costi e i benefici della telemedicina per questo tipo di patologia, al fine di prevederne l’inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.), favorendo l’avvicinamento al territorio dell’assistenza ospedaliera.
L’applicazione del progetto per la BPCO all’Ospedale di Cuasso è stata decisa sulla base di un’importante esperienza precedente attivata nel 2002 grazie alla collaborazione tra il dottor Fausto Colombo, responsabile dell’U.O. di Pneumologia di Cuasso, e il prof. Achille Venco, direttore dell’U.O. di Medicina 1 del Circolo. Già da questa prima sperimentazione, prolungatasi per quattro anni monitorando nelle ore notturne circa 80 pazienti in ossigenoterapia, erano emersi i vantaggi che la teleassistenza a domicilio garantisce: riduzione degli accessi in ospedale da parte dei pazienti, pari addirittura al 50%, riduzione della durata delle degenze e conseguente riduzione dei costi, senza contare la maggiore serenità dei pazienti che, pur restando nell’ambiente rassicurante delle propria abitazione, sanno di essere controllati da personale competente.
Il progetto Telemaco per la BPCO, definito da una Commissione regionale di cui ha fatto parte anche il dottor Colombo, proprio sulla base di questa precedente esperienza, ha ampliato l’applicazione della telemedicina, coinvolgendo 150 pazienti. Oltre al monitoraggio delle condizioni cliniche e all’aggiornamento del data base, ogni settimana infermieri specializzati della Pneumologia di Cuasso telefonano a tutti i pazienti per verificarne le condizioni e ascoltarne i problemi. Sulla base delle informazioni raccolte durante la telefonata viene compilata una scheda con un punteggio finale che evidenzia immediatamente un eventuale aggravio del paziente e la conseguente necessità di coinvolgere il medico curante o lo specialista oppure di trasportare il paziente in Pronto Soccorso. Il Progetto Telemaco prevede inoltre che il paziente possa contattare in ogni momento un centralino che lo metterà in comunicazione con l’Ospedale di Cuasso o, nei week end, con lo pneumologo in turno a livello regionale, il quale avrà a disposizione tutti i dati clinici registrati nel data base e potrà garantire al paziente l’assistenza necessaria, eventualmente attivando il servizio di Emergenza-Urgenza.
“Siamo molto soddisfatti di come si sia svolta questa prima fase del Progetto Telemaco - commenta il dott. Fausto Colombo – ed è auspicabile che questa esperienza positiva possa essere prolungata . I dati raccolti mostrano i vantaggi offerti dalla Telemedicina: i pazienti si sentono tranquilli e assistiti pur restando a casa propria, senza continui ricoveri in ospedale. L’abitudine della telefonata settimanale favorisce la creazione di un rapporto di fiducia con gli infermieri e contribuisce in maniera importante alla serenità dei pazienti. Il personale infermieristico, del resto, viene adeguatamente valorizzato, divenendo il fulcro di tutto il sistema. La Pneumologia di Cuasso ha saputo far tesoro di questa opportunità, ci auguriamo vivamente di poter continuare in questa direzione”
Varese, 4 aprile 2008