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30/11/2023
30/11/2023
Confermati tre bollini rosa all'ASST Sette Laghi, massimo riconoscimento attribuito alle strutture attente alla salute femminile
Anche per il biennio 2024/2025 confermati tre bollini rosa, il massimo riconoscimento da parte dell'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da.) per l'ASST Sette Laghi.
Questa mattina, a Roma, nella sala dell’Auditorium Biagio d’Alba del Ministero della Salute, la premiazione con la consegna ufficiale delle targhe agli Ospedali meritevoli.
Questo importante riconoscimento conferma la presenza di ASST Sette Laghi nel network degli ospedali italiani a misura di donna, permettendo alla popolazione femminile di conoscere i servizi dedicati alle donne e gli ospedali che realizzano percorsi rivolti al genere femminile.
Sul sito www.bollinirosa.it si possono consultare le schede di tutti gli ospedali premiati, e conoscere le iniziative che verranno organizzate per il prossimo biennio (visite gratuite, incontri informativi, serate di sensibilizzazione e molto altro ancora) dedicate alla popolazione femminile su delle particolari tematiche di salute: emicrania, menopausa, malattie cardiovascolari e metaboliche, malattie reumatiche e autoimmuni, salute mentale, violenza contro le donne, oncologia, neurologia, endocrinologia e ginecologia.

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29/11/2023
29/11/2023
Tumore al seno: CAOS e LILT coinvolgono la cittadinanza per promuovere la prevenzione e supportano la Breast Unit portando un ecografo in dono.
Una camminata solidale, la cittadinanza di un Comune, Samarate, che riempie le strade e le colora di rosa, la presenza di medici e volontari, tutti uniti in un fronte comune contro un nemico sempre più debole: il tumore al seno.
E’ quello che è avvenuto il 20 novembre di un anno fa con il Sarà Pink, un’iniziativa in memoria di Sara Gemo promossa da CAOS, associazione guidata da Adele Patrini, e da LILT, di cui è Presidente Ivanoe Pellerin, e che non ha solo contribuito alla sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, ma ha anche permesso di raccogliere oltre 12mila euro che hanno portato alla donazione di un ecografo per la Breast Unit di ASST Sette Laghi.
Oggi questo ecografo è stato consegnato nelle mani della Responsabile della Breast Unit, la Prof.ssa Francesca Rovera: “Il Sarà Pink è stato un evento perfettamente riuscito nella sua duplice finalità: da un lato, sensibilizzare la popolazione sulla malattia e sulla prevenzione e la ricerca sul cancro alla mammella, dall’altro, l’aiuto concreto, attraverso la donazione di un ecografo di ultima generazione, che ci permetterà un’esplorazione eco mirata pre-diagnostica e preoperatoria. – ha commentato la Prof.ssa Rovera, che è anche docente all’Università dell’Insubria - Grazie al grande lavoro di squadra sarà possibile migliorare la presa in carica delle pazienti, accelerando il processo di cura”.
E il lavoro di squadra che ha ispirato il Sarà Pink è stato davvero notevole, coinvolgendo le istituzioni del territorio e molte associazioni, di Samarate ma anche delle città vicine, oltre alle due organizzatrici. Questa donazione ribadisce ancora una volta la forza della comunità che vive il territorio e come una comunità coesa, partecipe e creativa riesca a trasformare un momento tragico, come la perdita di una giovane concittadina, in un’occasione per dare vita ad un progetto che ha saputo creare valore.
Lo stesso spirito che si è rinnovato nella seconda edizione del Sarà Pink e anche in occasione del mese rosa appena concluso in ottobre.
“Questa donazione rappresenta l’occasione anche per fare un rapido e doveroso bilancio sulla chiusura del mese rosa. Un bilancio estremamente positivo che ha evidenziato tanti focus su cui lavorare - commenta Adele Patrini, Presidente di CAOS - Partendo dalla corposità del dato legato all’incidenza, quasi 60.000 nuovi casi all’anno in Italia, è stata ribadita l’importanza della prevenzione primaria e secondaria, anche su base genetica. Si e’ celebrata la giornata nazionale del tumore al seno metastatico, il 13 ottobre, dando input innovativi anche in questo delicatissimo ambito. Si è parlato di come rinnovare lo screening mammografico, dei progressi della ricerca, della personalizzazione delle cure, del collegamento tra ospedale e territorio, dell’importanza dello psico-oncologo integrato nel team in una logica sempre più trasversale e del grande lavoro fatto dalle associazioni di volontariato nelle numerosissime campagne di sensibilizzazione. Ma il successo più grande – conclude Patrini – è stata la straordinaria e significativa partecipazione delle donne che, ancora una volta, hanno ampiamente dimostrato grande sensibilità ed attenzione alla salute”.
“Educazione e formazione alla cultura della lotta contro il cancro, prevenzione, diagnosi precoce ed assistenza alla persona ammalata considerata in termini olistici, sono gli elementi fondamentali delle attività della LILT di Varese. – precisa Ivanoe Pellerin, Presidente LILT Varese - Vorrei confermare che, accanto a ciò, la LILT ha da sempre a cuore la buona salute dei cittadini di questo territorio e per questo credo che sia quanto mai attuale, importante e prioritaria la sinergia fra le associazioni di volontariato e anche con coloro che si dispongono all’azione benevolente per il benessere comune. L’impegno buono e generoso che ha condotto all’acquisizione dell’ecografo da destinarsi alla Breast Unit di Varese va inserito nel più vasto disegno progettato per combattere il tumore al seno non solo nell’ambito della prevenzione, ma anche ai suoi primi esordi quando, per fortuna, il trattamento chirurgico può essere conservativo e la terapia adottata più efficace, permettendo di ottenere sopravvivenze molto elevate ed una buona/ottima qualità di vita. Il lavoro accanto alle persone buone e generose di Sarà Pink, che ha dato origine a questo service, è stato un momento di grande emozione. Sono certo che vi saranno altre occasioni che vedranno sforzi congiunti per impegni condivisi”.
L’Associazione Sarà Pink è un’associazione costituita il 12 maggio scorso, che vede alla presidenza l’ideatrice della prima edizione, Sabrina Gemo, sorella di Sara e Luca Zaramella, fidanzato di Sara. “Sembrava solo un’idea, - spiegano - ma nel cuore noi avevamo un grande progetto che si sta poco alla volta concretizzando. Continueremo a supportare la prevenzione e la ricerca contro i tumori alla mammella e non solo. Ognuno di Noi ha un nome per cui correre! Per Sara, per i nostri cari e per la Comunità che ci continua a sostenere a gran voce, speriamo di mettere in atto azioni sempre più concrete e significative”.
"Non ringrazieremo mai abbastanza CAOS e LILT per simili iniziative, volte a sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione e sulla ricerca sul cancro della mammella, patologia per la quale prevenzione e diagnosi precoce sono fondamentali – precisa il Dott. Leonardo Callegari, Direttore del Dipartimento di Area della Diagnostica per immagini e dei Servizi - Ancora troppe donne si sottraggono ai programmi di screening mammografico nei quali i radiologi sono in prima linea. Il supporto delle associazioni, che si confrontano e si coordinano con tutti gli attori coinvolti nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento del cancro al seno, non si limita tuttavia alla sola divulgazione ma, ancora una volta, ha portato ad un concreto apporto di beni utili ai nostri obiettivi, nello specifico la donazione di un ecografo che possa supportare il clinico in una prediagnosi, che verrà poi perfezionata dal Radiologo mammografista. Soltanto collaborando costruttivamente tutti insieme raggiugeremo l'obiettivo".
"Sono onorata di trovarmi in mezzo a tante persone che, in ruoli diversi, operano insieme con impegno e grande efficacia per un interesse comune - ha dichiarato Anna Iadini, Direttore Sanitario di ASST Sette Laghi - L'alleanza che lega il nostro ospedale al terzo settore e al territorio permette alla nostra Breast Unit di offrire un percorso completo alle pazienti, che parte dall'andare incontro ai cittadini, a trovare i bisogni di salute e indirizzarli verso le sedi adeguate, e poi continua dopo l'atto chirurgico, in un continuum di attenzione e cura. Questa alleanza ci consente di superare i limiti contingenti che la sanità si trova ad affrontare. Non posso che ringraziare quindi la rete di associazioni che ci ha offerto questo ecografo in dono e che ci supporta costantemente".
“A Varese, ogni giorno trovo conferma del grande affetto della comunità per la nostra Azienda – commenta il Direttore SocioSanitario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Calicchio - Un affetto che si manifesta in tanti modi, con le iniziative più varie. Questa donazione ne è una delle espressioni più belle, perché è frutto di un’iniziativa collettiva e composita, che riunisce Associazioni di Volontariato, Comuni, pazienti e famigliari. E’ un’iniziativa che ha fatto rumore, che ha portato le persone a trovarsi insieme, che ha fatto sentire l’importanza della prevenzione ed è riuscita anche a tradurre tutta questa energia in un dono concreto che noi riceviamo e giriamo immediatamente ai nostri professionisti e alle nostre pazienti, ovvero a coloro che tradurranno questo gesto generoso in ulteriore valore per la comunità che lo ha compiuto. Grazie per questo dono, grazie ancora di più per questo esempio”.

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15/11/2023
15/11/2023
Nella Casa di Comunità di Varese è in funzione un nuovo ambulatorio, quello di Geriatria
Nella Casa di Comunità di Varese è in funzione un nuovo ambulatorio, quello di Geriatria
Una testa di ponte per ulteriori, importanti, sviluppi.
La Casa di Comunità di Varese si arricchisce di nuovi servizi.
E' stato infatti avviato un nuovo ambulatorio, quello di Geriatria, dedicato ai pazienti anziani con patologie croniche, grazie alla presenza nella sede territoriale della specialista Maura Lucchini.
L'ambulatorio, a cui si accede dietro prescrizione medica e prenotazione CUP, offre diversi servizi, dalla più classica valutazione multidimensionale, comprensiva di visita medica, test cognitivi e funzionali, indicazioni diagnostiche e ridefinizione terapeutica, alla visita certificativa per invalidità/accompagnamento. In questo caso, l'impegnativa deve recare l'indicazione "certificazione per patente/invalidità".
L'ambulatorio sarà inoltre disponibile per definire, dove necessario, percorsi sociosanitari individuali, collaborando con le altre figure professionali già presenti nella Casa di Comunità, a partire dagli altri specialisti, dagli infermieri e dagli assistenti sociale, e in comunicazione costante sia con i Medici di Famiglia, sia con i professionisti del Polo Ospedaliero, ai fini di garantire la continuità nelle cure, ridurre i tempi di attesa ed evitare accessi impropri in Pronto Soccorso.
La specialista geriatra offrirà supporto anche nei processi di attivazione dei servizi domiciliari, quali ADI, sorveglianza domiciliare, ufficio prostesica, e dei servizi di prevenzione, ovvero vaccinazioni, educazione, formazione, in collaborazione con gli Infermieri di Famiglia.
"La peculiarità e il valore aggiunto di questo ambulatorio sta nel suo collocamento all’interno della Casa di Comunità - spiega il Direttore del Distretto di Varese, la Dott.ssa Anna Malesci - La Casa di Comunità si sta radicando sul territorio e, a meno di un anno dall'attivazione, si sta arricchendo di contenuti come questo ambulatorio, che non è solo importante in sè, ma lo è ancora di più per gli ampi margini di progettualità che introduce, con particolare attenzione per la presa in carico del paziente anziano cronico e del paziente con disabilità. Sul primo fronte, si sta procedendo verso l'obiettivo di sviluppare un ambulatorio per la presa in carico dopo la dimissione ospedaliera, mentre, sul fronte della disabilità, l'intento è quello di sviluppare una collaborazione con la squadra del progetto DAMA per decentrare alcune prestazioni come prelievi, ECG e vaccinazioni. Un'altra linea progettuale riguarda i pazienti in fase terminale, per i quali si stanno studiando dei pertcorsi da sviluppare in collaborazione con il Servizio di Cure Palliative".
"Questo ambulatorio, che rappresenta come detto una testa di ponte per ulteriori nuovi sviluppi al servizio del cittadino e che si rivolge alla fascia di popolazione più numerosa e caratterizzata dalla maggiore domanda di salute, rappresenta una prima applicazione di un paradigma che vorremmo attuare gradualmente in tutti i nostri distretti" conclude il Direttore Sociosanitario, Giuseppe Calicchio.

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15/11/2023
15/11/2023
Protesi di ultima generazione per accesso vascolare emodialitico: continua il coinvolgimento della Chirurgia vascolare nello studio internazionale.
Protesi di ultima generazione per accesso vascolare emodialitico: continua il coinvolgimento della Chirurgia vascolare nello studio internazionale.
Ottimi i risultati raccolti in due anni.
La Chirurgia vascolare dell'Ospedale di Circolo di Varese, diretta dal Prof. Matteo Tozzi, che è anche docente all'Università dell'Insubria, è stata coinvolta all'inizio del 2022 in uno studio 'first in men' su una nuova, innovativa protesi per le fistole per dialisi, insieme ad altri tre centri in Europa, per la grande esperienza acquisita negli accessi vascolari da emodialisi, oltre 400 all'anno, che lo qualificano come uno degli hub lombardi per le fistole complesse.
Ora, dopo due anni di impegno nello studio “first in men”, per la Chirurgia vascolare di Varese, inserita nel Dipartimento cardio-toraco-vascolare, guidato dalla Dott.ssa Battistina Castiglioni, è iniziato lo studio PIVOTAL sulla protesi aXess, grazie alla collaborazione della Nefrologia e Dialisi di Varese e di Tradate, dirette rispettivamente dal dott. Andrea Ambrosini e dal dott. Stefano Mangano.
"Attualmente abbiamo in follow up i 5 pazienti impiantati nel primo studio - spiega Matteo Tozzi - Ora il PIVOTAL ha permesso l’ingresso di un numero maggiore di centri in tutta Europa e in Italia".
I risultati dello studio first in man, infatti, sono stati molto positivi, in particolare in termini di riduzione del tasso di infezione a distanza e di facilità di utilizzo.
In questo mese di novembre a Varese sono stati due i pazienti sottoposti all’impianto di aXess, protesi sintetica di ultima generazione che si differenzia dalle protesi sintetiche standard normalmente utilizzate in chirurgia vascolare. Quando un paziente emodializzato non ha un patrimonio vascolare adeguato per avere una fistola nativa, viene sottoposto ad un intervento di impianto di una protesi che offre l'accesso al trattamento.
"Queste fistole artificiali sono importantissime per il paziente, perché rappresentano la condizione necessaria per accedere al trattamento dialitico e quindi per vivere - spiega Tozzi - Si tratta di protesi in materiale sintetico che richiedono una manutenzione accurata e che spesso devono essere sostituite in urgenza, perché tendono ad occludersi. Questa nuova protesi, che la nostra Chirurgia vascolare è stata chiamata a testare per la prima volta sugli uomini, è straordinariamente innovativa: si tratta infatti di un dispositivo realizzato con un materiale nuovo che si basa sul meccanismo ETR, Endogenous Tissue Restoration. In poche parole, la protesi è fatta con un polimero sintetico che ha una caratteristica che segna un cambiamento netto: entro un anno dall'inserimento, viene completamente riassorbito dall'organismo e sostituito con un tessuto vitale. Un paziente che non ha un vaso nativo disponibile per la dialisi viene quindi trattato con una protesi che di fatto lo porta ad avere un vaso nativo, generato dal suo stesso organismo e con rischi di occlusione nemmeno paragonabili alle fistole tradizionali! Il ringraziamento va ai pazienti che si sono fidati e con coraggio hanno permesso di studiare questa nuova possibilità aprendo una nuova era nel mondo dell’accesso protesico per emodialisi".

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13/11/2023
13/11/2023
Sulle note dei talenti del Liceo Musicale Manzoni, arriva un dono prezioso alla TIN
I docenti e i ragazzi del Liceo Musicale Manzoni hanno a cuore la battaglia che quotidianamente combattono i neonati prematuri nella Terapia Intensiva Neonatale varesina, diretta dal Prof. Massimo Agosti.
Per esprimere la propria vicinanza e il proprio supporto, si sono esibiti, con tutto il loro talento, per uno scopo benefico.
Grazie alla mediazione dell'associazione TINCONTRO, presieduta da Daniele Donati e impegnata da anni a sostegno del reparto, hanno contribuito, con il ricavato degli spettacoli, ad una importante donazione: si tratta di cuscini per le culle della TIN, cuscini speciali per caratteristiche e funzioni.
Si tratta, infatti, di cuscini conformati in modo da supportare la normale curvatura delle spalle, il coordinamento mano-bocca e il corretto allineamento di testa e corpo. La loro funzione è quella di favorire la posizione prona aiutando a ridurre l’incidenza della testa piatta nel neonato. Inoltre, permettono il raggiungimento della posizione flessa rilassata senza esercitare troppa pressione sulle ginocchia e sui gomiti. Le anse su entrambi i lati del cuscino consentono al bambino di piegare le braccia per riposare, mentre il sostegno fornito al bacino rende più facile piegare le gambe.
Oltre ai cuscini, sono state donate delle cinte conformabili per supporto neonatale, un dispositivo da utilizzare nei reparti di Neonatologia, Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria per il supporto del neonato.
"Un dono prezioso, come prezioso è il talento musicale dei docenti e dei ragazzi che hanno voluto impegnarsi per un fine così nobile - commenta il Prof Agosti - E' davvero bello che questi ragazzi, pur presi da mille pensieri lontani dai problemi dei bimbi prematuri, abbiano pensato proprio a loro, trovando una via così delicata ed elegante per esprimere la loro vicinanza. Sono orgoglioso di ricevere questo dono e ringrazio di cuore i ragazzi e chi, al Liceo Musicale Manzoni e nell'associazione TINCONTRO, lo ha permesso".
Nel 2022, sono stati 523 i ricoveri in Terapia intensiva neonatale al Del Ponte, in aumento rispetto ai 469 dell’anno prima. In particolare, dei 2.733 nati al Del Ponte nel 2022, i prematuri sotto i 1.500g sono stati 75, di cui 23 sotto i 1.000g. Bisogna poi tenere conto dei trasporti neonatali verso la TIN varesina, che nel 2022 sono stati 139.
A supporto dell’attività di questo reparto ad altissima intensità di cura, competenza e tecnologia, c’è l’associazione TINCONTRO, la cui mission è fornire supporto ai genitori e famigliari dei piccoli ricoverati nel Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Del Ponte di Varese, per affrontare in modo più sereno la nascita, il ricovero e la crescita dei loro figli. Per raggiungere questi obbiettivi l’Associazione promuove, attraverso un continuo confronto con il reparto, progetti innovativi rivolti ai bambini ricoverati ed ai loro genitori, accompagnandoli nel delicato rientro a casa. Inoltre si occupa dell’acquisto di materiale tecnologicamente avanzato per coadiuvare l’alto livello di cura del reparto.
Nota del Liceo Manzoni di Varese
Il Liceo Statale “Alessandro Manzoni” è da sempre conosciuto come uno dei più rinomati e importanti istituti scolastici del territorio varesino. Quest'anno la Scuola si è posta l'ambizioso obiettivo di affermarsi non solo come luogo di cultura e formazione ma anche come luogo di divulgazione, aperto e sensibile alle istanze della cittadinanza. Proprio in questa ottica si inserisce una delle sue iniziative culturali, la rassegna "Serate musicali" svoltasi nella primavera del 2023. I quattro eventi che hanno avuto luogo nell'Aula Magna dell'Istituto hanno visto come protagonisti i docenti di strumento dell'indirizzo musicale dell'Istituto. In questa occasione, con l'intento di incrementare il dialogo costruttivo con il territorio il Liceo "Manzoni" ha deciso di creare una sinergia tra cultura e beneficenza sposando la causa di una importante realtà varesina, l'Associazione TINCONTRO. Fra i due enti, così distanti nel campo di azione, l'una impegnata nell'istruzione, l'altra nella cura dei neonati in ambito ospedaliero, c'è un innegabile ponte che unisce: la visione della musica come arte che cura, che porta benessere psicofisico e nutrimento spirituale, che crea vicinanze e coesione sociale. È su queste basi che il Liceo ha voluto avviare una collaborazione con TINCONTRO sostenendola in modo concreto nella raccolta fondi e nella sensibilizzazione del pubblico sull'importanza delle attività dell'Associazione, attività in cui la musicoterapia e la musica in generale hanno un ruolo centrale.

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10/11/2023
10/11/2023
TAVI: la Cardiologia interventistica varesina cresce e si prepara alla sala operatoria ibrida.
TAVI: la Cardiologia interventistica varesina cresce e si prepara alla sala operatoria ibrida. Per l'anno in corso, stimate 70 procedure TAVI. Una risposta efficace anche per i pazienti che non possono essere operati.
TAVI è l'acronimo che indica l'impianto valvolare aortico transcatetere, ovvero la procedura che permette di impiantare una nuova valvola aortica per via percutanea, evitando quindi l'intervento chirurgico, e curare così una delle patologie valvolari più frequenti e pericolose, la stenosi aortica, che comporta un indice di sopravvivenza ad un anno dalla diagnosi del 50% dei casi se non trattata.
Questo approccio meno invasivo rappresenta l'unica via percorribile per i pazienti che non potrebbero sopportare un intervento chirurgico.
Negli ultimi anni, e in particolare dal 2020, la Cardiologia varesina è cresciuta molto su questo fronte che richiede notevoli competenze specialistiche e un affiatato gioco di squadra multidisciplinare, passando dalle 19 procedure di TAVI del 2019 alle 68 del 2022, alle 70 stimate per quest'anno, con una media di 2 procedure a settimana.
Questo percorso di crescita è stato alimentato dall'ambizione di offrire le migliori opportunità ai pazienti cardiopatici, attestandosi come un Centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento della valvulopatia aortica, in grado ottimizzare la sinergia tra le tante competenze coinvolte, sia dell'Ospedale di Varese quale Hub, sia di tutte le sedi periferiche, coordinate dalla Dott.ssa Battistina Castiglioni, Direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare di ASST Sette Laghi: "L'implementazione delle TAVI non ha solo permesso di rispondere meglio alle esigenze dei pazienti, ma ha anche comportato una riorganizzazione dei percorsi e delle procedure, supportata dall'evoluzione delle tecnologie. La degenza media dei pazienti a cui viene impiantata la TAVI è passata dai 10 giorni del 2020 ai 6 giorni attuali, con un ricovero in Unità Coronarica che è sceso da 2 a un solo giorno. Anche la procedura in sè dura di meno, da tre ore ai 140 minuti attuali. un dato, quest'ultimo - tiene a sottolineare la Dott.ssa Castiglioni - che permette di aumenatre, a parità di personale, il numero di procedure eseguibili nello stesso giorno e quindi un utilizzo più efficiente degli slot interventistici. Un passaggio che sarà ancora più evidente quando avremo a disposizione la sala operatoria ibrida. la sede più idonea per accogliere queste procedure che ormai rappresentano il confine tra cardiologia interventistica e una cardiochirurgia sempre meno invasiva".
L'implementazione delle TAVI in ASST Sette Laghi è andata di pari passo con l'esperienza dell'Heart Team ambulatoriale: "I nostri pazienti con problematiche cardiache vengono accolti e presi in carico in ambulatorio dal cardiologo interventista, dal cardiochirurgo e dal cardiologo anestesista - tiene ad aggiungere la Dott.ssa Castiglioni - così che ogni caso sia studiato collegialmente in modo specifico e per ciascuno sia definito il percorso personalizzato, potendo contare su un'offerta completa e di alto livello".

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08/11/2023
08/11/2023
Un ambulatorio dedicato alla chirurgia plastica pediatrica attivo all'Ospedale Del Ponte. Si affianca all'attività chirurgica già avviata.
La collaborazione tra la struttura di Chirurgia plastica, diretta dal Prof. Luigi Valdatta, e le specialità pediatriche con sede all'Ospedale Del Ponte si è consolidata nel tempo ed è ora oggetto di un processo di sistematizzazione che ha portato all'attivazione, un mese fa, di un ambulatorio dedicato alla chirurgia plastica pediatrica.
Una decina i pazienti già seguiti, un numero che, se si considerano le problematiche trattate, non potrà che aumentare rapidamente: dalle cisti dermoidi, alle ginecomastie, da tutte le problematiche conseguenti agli eventi traumatici, a partire dalle cadute e dai morsi di animale, alle orecchie a ventola, "un problema - tiene a spiegare il Prof. Valdatta - che, come molti dismorfismi, è ben più che estetico, considerate le conseguenze impattanti che può avere sulla psicologia dei bambini e degli adolescenti".
All'ambulatorio si accede su prenotazione con impegnativa redatta da pediatra o specialista.
Accanto a questo ambulatorio, si sta sviluppando al Del Ponte anche la parallela attività chirurgica, sia in day surgery, sia in degenza ordinaria, proprio per trattare le patologie riscontrate in sede ambulatoriale dalla squadra, piccola ma affiatata, del Prof. Valdatta.
"La chirurgia plastica opera da sola o in team con gli altri specialisti, a seconda della casistica - spiega Valdatta - I nostri pazienti vengono trattati per correggere dismorfismi, rimuovere cisti, suturare lacerazioni e ferite che, ancor più nei pazienti pediatrici, richiedono la particolare finezza propria della nostra disciplina. Inoltre, operiamo in équipe con chirurghi pediatrici e ortopedici pediatrici. La collaborazione è ottima, come lo è con l'équipe dell'Anestesia pediatrica, che ci accompagna in tutti gli interventi. L'attivazione dell'ambulatorio di Chirurgia plastica pediatrica è un punto di partenza, una testa di ponte: in futuro potremo crescere gradualmente e gestire malformazioni pediatriche via via più complesse. Non è una sfida facile, né un risultato imminente, anche perché richiederebbe nuove figure specialistiche, ma vale la pena crederci e provarci".

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08/11/2023
08/11/2023
"30 anni di Neuroradiologia a Varese" è il titolo del convegno in programma per venerdì 17 novembre 2023 al Centro Congressi di Villa Cagnola a Gazzada Schianno.
L’evento ha l’obiettivo di esporre le esperienze diagnostiche e interventistiche dei principali Centri Neuroradiologici Italiani, con particolare attenzione allo sviluppo della realtà varesina dagli anni ‘90 ad oggi. Presidente del convegno è il Dottor Fabio Baruzzi e Responsabile Scientifico è il Dottor Andrea Giorgianni, che così illustrano le tematiche trattate: "Il trattamento neuroradiologico interventistico delle patologie vascolari e spinali si sta imponendo in maniera significativa come strategia terapeutica primaria, e, sempre più, si sviluppano e consolidano i centri in grado di offrire tali possibilità terapeutiche.
Anche la neuroradiologia diagnostica è protagonista di un notevole sviluppo delle tecniche di studio in generale e nelle patologie del basicranio in particolare, sia nei pazienti adulti che pediatrici. L’approccio endoscopico trova frequenti applicazioni chirurgiche e le tecniche di Risonanza Magnetica più avanzate coadiuvano efficacemente il planning chirurgico.
In particolare, la prima sessione del corso intende offrire una panoramica sulle diverse opportunità terapeutiche di procedure interventistiche eseguite sulla colonna vertebrale, grazie all’intervento di neuroradiologi con consolidata esperienza nel settore.
La seconda sessione intende mettere a fuoco sia la fase diagnostica, che il trattamento chirurgico delle patologie del basicranio, dove il nostro gruppo di lavoro (Otorino-Neurochirurgico-Neuroradiologico) rappresenta uno dei centri di eccellenza.
La terza sessione vuole offrire un aggiornamento sulle linee guida e strategie di cura dell’ictus ischemico e una panoramica delle reti hub-spoke nelle maggiori realtà neuro-interventistiche vascolari nazionali.".

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30/11/2023
30/11/2023
Confermati tre bollini rosa all'ASST Sette Laghi, massimo riconoscimento attribuito alle strutture attente alla salute femminile
Anche per il biennio 2024/2025 confermati tre bollini rosa, il massimo riconoscimento da parte dell'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da.) per l'ASST Sette Laghi.
Questa mattina, a Roma, nella sala dell’Auditorium Biagio d’Alba del Ministero della Salute, la premiazione con la consegna ufficiale delle targhe agli Ospedali meritevoli.
Questo importante riconoscimento conferma la presenza di ASST Sette Laghi nel network degli ospedali italiani a misura di donna, permettendo alla popolazione femminile di conoscere i servizi dedicati alle donne e gli ospedali che realizzano percorsi rivolti al genere femminile.
Sul sito www.bollinirosa.it si possono consultare le schede di tutti gli ospedali premiati, e conoscere le iniziative che verranno organizzate per il prossimo biennio (visite gratuite, incontri informativi, serate di sensibilizzazione e molto altro ancora) dedicate alla popolazione femminile su delle particolari tematiche di salute: emicrania, menopausa, malattie cardiovascolari e metaboliche, malattie reumatiche e autoimmuni, salute mentale, violenza contro le donne, oncologia, neurologia, endocrinologia e ginecologia.

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29/11/2023
29/11/2023
Tumore al seno: CAOS e LILT coinvolgono la cittadinanza per promuovere la prevenzione e supportano la Breast Unit portando un ecografo in dono.
Una camminata solidale, la cittadinanza di un Comune, Samarate, che riempie le strade e le colora di rosa, la presenza di medici e volontari, tutti uniti in un fronte comune contro un nemico sempre più debole: il tumore al seno.
E’ quello che è avvenuto il 20 novembre di un anno fa con il Sarà Pink, un’iniziativa in memoria di Sara Gemo promossa da CAOS, associazione guidata da Adele Patrini, e da LILT, di cui è Presidente Ivanoe Pellerin, e che non ha solo contribuito alla sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, ma ha anche permesso di raccogliere oltre 12mila euro che hanno portato alla donazione di un ecografo per la Breast Unit di ASST Sette Laghi.
Oggi questo ecografo è stato consegnato nelle mani della Responsabile della Breast Unit, la Prof.ssa Francesca Rovera: “Il Sarà Pink è stato un evento perfettamente riuscito nella sua duplice finalità: da un lato, sensibilizzare la popolazione sulla malattia e sulla prevenzione e la ricerca sul cancro alla mammella, dall’altro, l’aiuto concreto, attraverso la donazione di un ecografo di ultima generazione, che ci permetterà un’esplorazione eco mirata pre-diagnostica e preoperatoria. – ha commentato la Prof.ssa Rovera, che è anche docente all’Università dell’Insubria - Grazie al grande lavoro di squadra sarà possibile migliorare la presa in carica delle pazienti, accelerando il processo di cura”.
E il lavoro di squadra che ha ispirato il Sarà Pink è stato davvero notevole, coinvolgendo le istituzioni del territorio e molte associazioni, di Samarate ma anche delle città vicine, oltre alle due organizzatrici. Questa donazione ribadisce ancora una volta la forza della comunità che vive il territorio e come una comunità coesa, partecipe e creativa riesca a trasformare un momento tragico, come la perdita di una giovane concittadina, in un’occasione per dare vita ad un progetto che ha saputo creare valore.
Lo stesso spirito che si è rinnovato nella seconda edizione del Sarà Pink e anche in occasione del mese rosa appena concluso in ottobre.
“Questa donazione rappresenta l’occasione anche per fare un rapido e doveroso bilancio sulla chiusura del mese rosa. Un bilancio estremamente positivo che ha evidenziato tanti focus su cui lavorare - commenta Adele Patrini, Presidente di CAOS - Partendo dalla corposità del dato legato all’incidenza, quasi 60.000 nuovi casi all’anno in Italia, è stata ribadita l’importanza della prevenzione primaria e secondaria, anche su base genetica. Si e’ celebrata la giornata nazionale del tumore al seno metastatico, il 13 ottobre, dando input innovativi anche in questo delicatissimo ambito. Si è parlato di come rinnovare lo screening mammografico, dei progressi della ricerca, della personalizzazione delle cure, del collegamento tra ospedale e territorio, dell’importanza dello psico-oncologo integrato nel team in una logica sempre più trasversale e del grande lavoro fatto dalle associazioni di volontariato nelle numerosissime campagne di sensibilizzazione. Ma il successo più grande – conclude Patrini – è stata la straordinaria e significativa partecipazione delle donne che, ancora una volta, hanno ampiamente dimostrato grande sensibilità ed attenzione alla salute”.
“Educazione e formazione alla cultura della lotta contro il cancro, prevenzione, diagnosi precoce ed assistenza alla persona ammalata considerata in termini olistici, sono gli elementi fondamentali delle attività della LILT di Varese. – precisa Ivanoe Pellerin, Presidente LILT Varese - Vorrei confermare che, accanto a ciò, la LILT ha da sempre a cuore la buona salute dei cittadini di questo territorio e per questo credo che sia quanto mai attuale, importante e prioritaria la sinergia fra le associazioni di volontariato e anche con coloro che si dispongono all’azione benevolente per il benessere comune. L’impegno buono e generoso che ha condotto all’acquisizione dell’ecografo da destinarsi alla Breast Unit di Varese va inserito nel più vasto disegno progettato per combattere il tumore al seno non solo nell’ambito della prevenzione, ma anche ai suoi primi esordi quando, per fortuna, il trattamento chirurgico può essere conservativo e la terapia adottata più efficace, permettendo di ottenere sopravvivenze molto elevate ed una buona/ottima qualità di vita. Il lavoro accanto alle persone buone e generose di Sarà Pink, che ha dato origine a questo service, è stato un momento di grande emozione. Sono certo che vi saranno altre occasioni che vedranno sforzi congiunti per impegni condivisi”.
L’Associazione Sarà Pink è un’associazione costituita il 12 maggio scorso, che vede alla presidenza l’ideatrice della prima edizione, Sabrina Gemo, sorella di Sara e Luca Zaramella, fidanzato di Sara. “Sembrava solo un’idea, - spiegano - ma nel cuore noi avevamo un grande progetto che si sta poco alla volta concretizzando. Continueremo a supportare la prevenzione e la ricerca contro i tumori alla mammella e non solo. Ognuno di Noi ha un nome per cui correre! Per Sara, per i nostri cari e per la Comunità che ci continua a sostenere a gran voce, speriamo di mettere in atto azioni sempre più concrete e significative”.
"Non ringrazieremo mai abbastanza CAOS e LILT per simili iniziative, volte a sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione e sulla ricerca sul cancro della mammella, patologia per la quale prevenzione e diagnosi precoce sono fondamentali – precisa il Dott. Leonardo Callegari, Direttore del Dipartimento di Area della Diagnostica per immagini e dei Servizi - Ancora troppe donne si sottraggono ai programmi di screening mammografico nei quali i radiologi sono in prima linea. Il supporto delle associazioni, che si confrontano e si coordinano con tutti gli attori coinvolti nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento del cancro al seno, non si limita tuttavia alla sola divulgazione ma, ancora una volta, ha portato ad un concreto apporto di beni utili ai nostri obiettivi, nello specifico la donazione di un ecografo che possa supportare il clinico in una prediagnosi, che verrà poi perfezionata dal Radiologo mammografista. Soltanto collaborando costruttivamente tutti insieme raggiugeremo l'obiettivo".
"Sono onorata di trovarmi in mezzo a tante persone che, in ruoli diversi, operano insieme con impegno e grande efficacia per un interesse comune - ha dichiarato Anna Iadini, Direttore Sanitario di ASST Sette Laghi - L'alleanza che lega il nostro ospedale al terzo settore e al territorio permette alla nostra Breast Unit di offrire un percorso completo alle pazienti, che parte dall'andare incontro ai cittadini, a trovare i bisogni di salute e indirizzarli verso le sedi adeguate, e poi continua dopo l'atto chirurgico, in un continuum di attenzione e cura. Questa alleanza ci consente di superare i limiti contingenti che la sanità si trova ad affrontare. Non posso che ringraziare quindi la rete di associazioni che ci ha offerto questo ecografo in dono e che ci supporta costantemente".
“A Varese, ogni giorno trovo conferma del grande affetto della comunità per la nostra Azienda – commenta il Direttore SocioSanitario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Calicchio - Un affetto che si manifesta in tanti modi, con le iniziative più varie. Questa donazione ne è una delle espressioni più belle, perché è frutto di un’iniziativa collettiva e composita, che riunisce Associazioni di Volontariato, Comuni, pazienti e famigliari. E’ un’iniziativa che ha fatto rumore, che ha portato le persone a trovarsi insieme, che ha fatto sentire l’importanza della prevenzione ed è riuscita anche a tradurre tutta questa energia in un dono concreto che noi riceviamo e giriamo immediatamente ai nostri professionisti e alle nostre pazienti, ovvero a coloro che tradurranno questo gesto generoso in ulteriore valore per la comunità che lo ha compiuto. Grazie per questo dono, grazie ancora di più per questo esempio”.

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15/11/2023
15/11/2023
Nella Casa di Comunità di Varese è in funzione un nuovo ambulatorio, quello di Geriatria
Nella Casa di Comunità di Varese è in funzione un nuovo ambulatorio, quello di Geriatria
Una testa di ponte per ulteriori, importanti, sviluppi.
La Casa di Comunità di Varese si arricchisce di nuovi servizi.
E' stato infatti avviato un nuovo ambulatorio, quello di Geriatria, dedicato ai pazienti anziani con patologie croniche, grazie alla presenza nella sede territoriale della specialista Maura Lucchini.
L'ambulatorio, a cui si accede dietro prescrizione medica e prenotazione CUP, offre diversi servizi, dalla più classica valutazione multidimensionale, comprensiva di visita medica, test cognitivi e funzionali, indicazioni diagnostiche e ridefinizione terapeutica, alla visita certificativa per invalidità/accompagnamento. In questo caso, l'impegnativa deve recare l'indicazione "certificazione per patente/invalidità".
L'ambulatorio sarà inoltre disponibile per definire, dove necessario, percorsi sociosanitari individuali, collaborando con le altre figure professionali già presenti nella Casa di Comunità, a partire dagli altri specialisti, dagli infermieri e dagli assistenti sociale, e in comunicazione costante sia con i Medici di Famiglia, sia con i professionisti del Polo Ospedaliero, ai fini di garantire la continuità nelle cure, ridurre i tempi di attesa ed evitare accessi impropri in Pronto Soccorso.
La specialista geriatra offrirà supporto anche nei processi di attivazione dei servizi domiciliari, quali ADI, sorveglianza domiciliare, ufficio prostesica, e dei servizi di prevenzione, ovvero vaccinazioni, educazione, formazione, in collaborazione con gli Infermieri di Famiglia.
"La peculiarità e il valore aggiunto di questo ambulatorio sta nel suo collocamento all’interno della Casa di Comunità - spiega il Direttore del Distretto di Varese, la Dott.ssa Anna Malesci - La Casa di Comunità si sta radicando sul territorio e, a meno di un anno dall'attivazione, si sta arricchendo di contenuti come questo ambulatorio, che non è solo importante in sè, ma lo è ancora di più per gli ampi margini di progettualità che introduce, con particolare attenzione per la presa in carico del paziente anziano cronico e del paziente con disabilità. Sul primo fronte, si sta procedendo verso l'obiettivo di sviluppare un ambulatorio per la presa in carico dopo la dimissione ospedaliera, mentre, sul fronte della disabilità, l'intento è quello di sviluppare una collaborazione con la squadra del progetto DAMA per decentrare alcune prestazioni come prelievi, ECG e vaccinazioni. Un'altra linea progettuale riguarda i pazienti in fase terminale, per i quali si stanno studiando dei pertcorsi da sviluppare in collaborazione con il Servizio di Cure Palliative".
"Questo ambulatorio, che rappresenta come detto una testa di ponte per ulteriori nuovi sviluppi al servizio del cittadino e che si rivolge alla fascia di popolazione più numerosa e caratterizzata dalla maggiore domanda di salute, rappresenta una prima applicazione di un paradigma che vorremmo attuare gradualmente in tutti i nostri distretti" conclude il Direttore Sociosanitario, Giuseppe Calicchio.

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15/11/2023
15/11/2023
Protesi di ultima generazione per accesso vascolare emodialitico: continua il coinvolgimento della Chirurgia vascolare nello studio internazionale.
Protesi di ultima generazione per accesso vascolare emodialitico: continua il coinvolgimento della Chirurgia vascolare nello studio internazionale.
Ottimi i risultati raccolti in due anni.
La Chirurgia vascolare dell'Ospedale di Circolo di Varese, diretta dal Prof. Matteo Tozzi, che è anche docente all'Università dell'Insubria, è stata coinvolta all'inizio del 2022 in uno studio 'first in men' su una nuova, innovativa protesi per le fistole per dialisi, insieme ad altri tre centri in Europa, per la grande esperienza acquisita negli accessi vascolari da emodialisi, oltre 400 all'anno, che lo qualificano come uno degli hub lombardi per le fistole complesse.
Ora, dopo due anni di impegno nello studio “first in men”, per la Chirurgia vascolare di Varese, inserita nel Dipartimento cardio-toraco-vascolare, guidato dalla Dott.ssa Battistina Castiglioni, è iniziato lo studio PIVOTAL sulla protesi aXess, grazie alla collaborazione della Nefrologia e Dialisi di Varese e di Tradate, dirette rispettivamente dal dott. Andrea Ambrosini e dal dott. Stefano Mangano.
"Attualmente abbiamo in follow up i 5 pazienti impiantati nel primo studio - spiega Matteo Tozzi - Ora il PIVOTAL ha permesso l’ingresso di un numero maggiore di centri in tutta Europa e in Italia".
I risultati dello studio first in man, infatti, sono stati molto positivi, in particolare in termini di riduzione del tasso di infezione a distanza e di facilità di utilizzo.
In questo mese di novembre a Varese sono stati due i pazienti sottoposti all’impianto di aXess, protesi sintetica di ultima generazione che si differenzia dalle protesi sintetiche standard normalmente utilizzate in chirurgia vascolare. Quando un paziente emodializzato non ha un patrimonio vascolare adeguato per avere una fistola nativa, viene sottoposto ad un intervento di impianto di una protesi che offre l'accesso al trattamento.
"Queste fistole artificiali sono importantissime per il paziente, perché rappresentano la condizione necessaria per accedere al trattamento dialitico e quindi per vivere - spiega Tozzi - Si tratta di protesi in materiale sintetico che richiedono una manutenzione accurata e che spesso devono essere sostituite in urgenza, perché tendono ad occludersi. Questa nuova protesi, che la nostra Chirurgia vascolare è stata chiamata a testare per la prima volta sugli uomini, è straordinariamente innovativa: si tratta infatti di un dispositivo realizzato con un materiale nuovo che si basa sul meccanismo ETR, Endogenous Tissue Restoration. In poche parole, la protesi è fatta con un polimero sintetico che ha una caratteristica che segna un cambiamento netto: entro un anno dall'inserimento, viene completamente riassorbito dall'organismo e sostituito con un tessuto vitale. Un paziente che non ha un vaso nativo disponibile per la dialisi viene quindi trattato con una protesi che di fatto lo porta ad avere un vaso nativo, generato dal suo stesso organismo e con rischi di occlusione nemmeno paragonabili alle fistole tradizionali! Il ringraziamento va ai pazienti che si sono fidati e con coraggio hanno permesso di studiare questa nuova possibilità aprendo una nuova era nel mondo dell’accesso protesico per emodialisi".

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13/11/2023
13/11/2023
Sulle note dei talenti del Liceo Musicale Manzoni, arriva un dono prezioso alla TIN
I docenti e i ragazzi del Liceo Musicale Manzoni hanno a cuore la battaglia che quotidianamente combattono i neonati prematuri nella Terapia Intensiva Neonatale varesina, diretta dal Prof. Massimo Agosti.
Per esprimere la propria vicinanza e il proprio supporto, si sono esibiti, con tutto il loro talento, per uno scopo benefico.
Grazie alla mediazione dell'associazione TINCONTRO, presieduta da Daniele Donati e impegnata da anni a sostegno del reparto, hanno contribuito, con il ricavato degli spettacoli, ad una importante donazione: si tratta di cuscini per le culle della TIN, cuscini speciali per caratteristiche e funzioni.
Si tratta, infatti, di cuscini conformati in modo da supportare la normale curvatura delle spalle, il coordinamento mano-bocca e il corretto allineamento di testa e corpo. La loro funzione è quella di favorire la posizione prona aiutando a ridurre l’incidenza della testa piatta nel neonato. Inoltre, permettono il raggiungimento della posizione flessa rilassata senza esercitare troppa pressione sulle ginocchia e sui gomiti. Le anse su entrambi i lati del cuscino consentono al bambino di piegare le braccia per riposare, mentre il sostegno fornito al bacino rende più facile piegare le gambe.
Oltre ai cuscini, sono state donate delle cinte conformabili per supporto neonatale, un dispositivo da utilizzare nei reparti di Neonatologia, Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria per il supporto del neonato.
"Un dono prezioso, come prezioso è il talento musicale dei docenti e dei ragazzi che hanno voluto impegnarsi per un fine così nobile - commenta il Prof Agosti - E' davvero bello che questi ragazzi, pur presi da mille pensieri lontani dai problemi dei bimbi prematuri, abbiano pensato proprio a loro, trovando una via così delicata ed elegante per esprimere la loro vicinanza. Sono orgoglioso di ricevere questo dono e ringrazio di cuore i ragazzi e chi, al Liceo Musicale Manzoni e nell'associazione TINCONTRO, lo ha permesso".
Nel 2022, sono stati 523 i ricoveri in Terapia intensiva neonatale al Del Ponte, in aumento rispetto ai 469 dell’anno prima. In particolare, dei 2.733 nati al Del Ponte nel 2022, i prematuri sotto i 1.500g sono stati 75, di cui 23 sotto i 1.000g. Bisogna poi tenere conto dei trasporti neonatali verso la TIN varesina, che nel 2022 sono stati 139.
A supporto dell’attività di questo reparto ad altissima intensità di cura, competenza e tecnologia, c’è l’associazione TINCONTRO, la cui mission è fornire supporto ai genitori e famigliari dei piccoli ricoverati nel Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Del Ponte di Varese, per affrontare in modo più sereno la nascita, il ricovero e la crescita dei loro figli. Per raggiungere questi obbiettivi l’Associazione promuove, attraverso un continuo confronto con il reparto, progetti innovativi rivolti ai bambini ricoverati ed ai loro genitori, accompagnandoli nel delicato rientro a casa. Inoltre si occupa dell’acquisto di materiale tecnologicamente avanzato per coadiuvare l’alto livello di cura del reparto.
Nota del Liceo Manzoni di Varese
Il Liceo Statale “Alessandro Manzoni” è da sempre conosciuto come uno dei più rinomati e importanti istituti scolastici del territorio varesino. Quest'anno la Scuola si è posta l'ambizioso obiettivo di affermarsi non solo come luogo di cultura e formazione ma anche come luogo di divulgazione, aperto e sensibile alle istanze della cittadinanza. Proprio in questa ottica si inserisce una delle sue iniziative culturali, la rassegna "Serate musicali" svoltasi nella primavera del 2023. I quattro eventi che hanno avuto luogo nell'Aula Magna dell'Istituto hanno visto come protagonisti i docenti di strumento dell'indirizzo musicale dell'Istituto. In questa occasione, con l'intento di incrementare il dialogo costruttivo con il territorio il Liceo "Manzoni" ha deciso di creare una sinergia tra cultura e beneficenza sposando la causa di una importante realtà varesina, l'Associazione TINCONTRO. Fra i due enti, così distanti nel campo di azione, l'una impegnata nell'istruzione, l'altra nella cura dei neonati in ambito ospedaliero, c'è un innegabile ponte che unisce: la visione della musica come arte che cura, che porta benessere psicofisico e nutrimento spirituale, che crea vicinanze e coesione sociale. È su queste basi che il Liceo ha voluto avviare una collaborazione con TINCONTRO sostenendola in modo concreto nella raccolta fondi e nella sensibilizzazione del pubblico sull'importanza delle attività dell'Associazione, attività in cui la musicoterapia e la musica in generale hanno un ruolo centrale.

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10/11/2023
10/11/2023
TAVI: la Cardiologia interventistica varesina cresce e si prepara alla sala operatoria ibrida.
TAVI: la Cardiologia interventistica varesina cresce e si prepara alla sala operatoria ibrida. Per l'anno in corso, stimate 70 procedure TAVI. Una risposta efficace anche per i pazienti che non possono essere operati.
TAVI è l'acronimo che indica l'impianto valvolare aortico transcatetere, ovvero la procedura che permette di impiantare una nuova valvola aortica per via percutanea, evitando quindi l'intervento chirurgico, e curare così una delle patologie valvolari più frequenti e pericolose, la stenosi aortica, che comporta un indice di sopravvivenza ad un anno dalla diagnosi del 50% dei casi se non trattata.
Questo approccio meno invasivo rappresenta l'unica via percorribile per i pazienti che non potrebbero sopportare un intervento chirurgico.
Negli ultimi anni, e in particolare dal 2020, la Cardiologia varesina è cresciuta molto su questo fronte che richiede notevoli competenze specialistiche e un affiatato gioco di squadra multidisciplinare, passando dalle 19 procedure di TAVI del 2019 alle 68 del 2022, alle 70 stimate per quest'anno, con una media di 2 procedure a settimana.
Questo percorso di crescita è stato alimentato dall'ambizione di offrire le migliori opportunità ai pazienti cardiopatici, attestandosi come un Centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento della valvulopatia aortica, in grado ottimizzare la sinergia tra le tante competenze coinvolte, sia dell'Ospedale di Varese quale Hub, sia di tutte le sedi periferiche, coordinate dalla Dott.ssa Battistina Castiglioni, Direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare di ASST Sette Laghi: "L'implementazione delle TAVI non ha solo permesso di rispondere meglio alle esigenze dei pazienti, ma ha anche comportato una riorganizzazione dei percorsi e delle procedure, supportata dall'evoluzione delle tecnologie. La degenza media dei pazienti a cui viene impiantata la TAVI è passata dai 10 giorni del 2020 ai 6 giorni attuali, con un ricovero in Unità Coronarica che è sceso da 2 a un solo giorno. Anche la procedura in sè dura di meno, da tre ore ai 140 minuti attuali. un dato, quest'ultimo - tiene a sottolineare la Dott.ssa Castiglioni - che permette di aumenatre, a parità di personale, il numero di procedure eseguibili nello stesso giorno e quindi un utilizzo più efficiente degli slot interventistici. Un passaggio che sarà ancora più evidente quando avremo a disposizione la sala operatoria ibrida. la sede più idonea per accogliere queste procedure che ormai rappresentano il confine tra cardiologia interventistica e una cardiochirurgia sempre meno invasiva".
L'implementazione delle TAVI in ASST Sette Laghi è andata di pari passo con l'esperienza dell'Heart Team ambulatoriale: "I nostri pazienti con problematiche cardiache vengono accolti e presi in carico in ambulatorio dal cardiologo interventista, dal cardiochirurgo e dal cardiologo anestesista - tiene ad aggiungere la Dott.ssa Castiglioni - così che ogni caso sia studiato collegialmente in modo specifico e per ciascuno sia definito il percorso personalizzato, potendo contare su un'offerta completa e di alto livello".

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08/11/2023
08/11/2023
Un ambulatorio dedicato alla chirurgia plastica pediatrica attivo all'Ospedale Del Ponte. Si affianca all'attività chirurgica già avviata.
La collaborazione tra la struttura di Chirurgia plastica, diretta dal Prof. Luigi Valdatta, e le specialità pediatriche con sede all'Ospedale Del Ponte si è consolidata nel tempo ed è ora oggetto di un processo di sistematizzazione che ha portato all'attivazione, un mese fa, di un ambulatorio dedicato alla chirurgia plastica pediatrica.
Una decina i pazienti già seguiti, un numero che, se si considerano le problematiche trattate, non potrà che aumentare rapidamente: dalle cisti dermoidi, alle ginecomastie, da tutte le problematiche conseguenti agli eventi traumatici, a partire dalle cadute e dai morsi di animale, alle orecchie a ventola, "un problema - tiene a spiegare il Prof. Valdatta - che, come molti dismorfismi, è ben più che estetico, considerate le conseguenze impattanti che può avere sulla psicologia dei bambini e degli adolescenti".
All'ambulatorio si accede su prenotazione con impegnativa redatta da pediatra o specialista.
Accanto a questo ambulatorio, si sta sviluppando al Del Ponte anche la parallela attività chirurgica, sia in day surgery, sia in degenza ordinaria, proprio per trattare le patologie riscontrate in sede ambulatoriale dalla squadra, piccola ma affiatata, del Prof. Valdatta.
"La chirurgia plastica opera da sola o in team con gli altri specialisti, a seconda della casistica - spiega Valdatta - I nostri pazienti vengono trattati per correggere dismorfismi, rimuovere cisti, suturare lacerazioni e ferite che, ancor più nei pazienti pediatrici, richiedono la particolare finezza propria della nostra disciplina. Inoltre, operiamo in équipe con chirurghi pediatrici e ortopedici pediatrici. La collaborazione è ottima, come lo è con l'équipe dell'Anestesia pediatrica, che ci accompagna in tutti gli interventi. L'attivazione dell'ambulatorio di Chirurgia plastica pediatrica è un punto di partenza, una testa di ponte: in futuro potremo crescere gradualmente e gestire malformazioni pediatriche via via più complesse. Non è una sfida facile, né un risultato imminente, anche perché richiederebbe nuove figure specialistiche, ma vale la pena crederci e provarci".

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08/11/2023
08/11/2023
"30 anni di Neuroradiologia a Varese" è il titolo del convegno in programma per venerdì 17 novembre 2023 al Centro Congressi di Villa Cagnola a Gazzada Schianno.
L’evento ha l’obiettivo di esporre le esperienze diagnostiche e interventistiche dei principali Centri Neuroradiologici Italiani, con particolare attenzione allo sviluppo della realtà varesina dagli anni ‘90 ad oggi. Presidente del convegno è il Dottor Fabio Baruzzi e Responsabile Scientifico è il Dottor Andrea Giorgianni, che così illustrano le tematiche trattate: "Il trattamento neuroradiologico interventistico delle patologie vascolari e spinali si sta imponendo in maniera significativa come strategia terapeutica primaria, e, sempre più, si sviluppano e consolidano i centri in grado di offrire tali possibilità terapeutiche.
Anche la neuroradiologia diagnostica è protagonista di un notevole sviluppo delle tecniche di studio in generale e nelle patologie del basicranio in particolare, sia nei pazienti adulti che pediatrici. L’approccio endoscopico trova frequenti applicazioni chirurgiche e le tecniche di Risonanza Magnetica più avanzate coadiuvano efficacemente il planning chirurgico.
In particolare, la prima sessione del corso intende offrire una panoramica sulle diverse opportunità terapeutiche di procedure interventistiche eseguite sulla colonna vertebrale, grazie all’intervento di neuroradiologi con consolidata esperienza nel settore.
La seconda sessione intende mettere a fuoco sia la fase diagnostica, che il trattamento chirurgico delle patologie del basicranio, dove il nostro gruppo di lavoro (Otorino-Neurochirurgico-Neuroradiologico) rappresenta uno dei centri di eccellenza.
La terza sessione vuole offrire un aggiornamento sulle linee guida e strategie di cura dell’ictus ischemico e una panoramica delle reti hub-spoke nelle maggiori realtà neuro-interventistiche vascolari nazionali.".
