Dipartimento RIMI: Rete Integrata Materno-Infantile

Direttore: Prof. Fabio Ghezzi

Lo sviluppo della Rete integrata materno infantile prevede l’istituzione di un Dipartimento funzionale trasversale con componenti ospedaliere e componenti territoriali, pertanto fanno parte del dipartimento tutte le Unità operative aziendali che hanno in cura pazienti dell’area materno infantile, nonché le strutture complesse di Area Territoriale. Obiettivo della rete è di attuare, nell’ambito della ASST, la presa in carico delle donne, delle madri, dei neonati, dei bambini e degli adolescenti, attraverso modelli organizzativi adeguati, al fine di garantire la continuità nell’accesso dei Punti di Offerta dei servizi e l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali. All’interno della rete viene intercettata la domanda e vengono poste le basi per il soddisfacimento della stessa, attraverso l’erogazione di prestazioni coerenti con i bisogni espressi e identificati da specifici Percorsi Diagnostico Terapeutici e Assistenziali. La rete coinvolge tutti gli ambiti specialistici per la presa in carico, l’assistenza e la prevenzione nell’età pediatrica, delle donne, delle donne gravide, anche in tema di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. La rete è caratterizzata da diversi livelli organizzativi e specifiche articolazioni dei servizi quali Ospedali, Territorio e Cure Primarie, Consultori, Distretti, Continuità assistenziale, Strutture per residenzialità per minori con gravi disabilità, Centri diurni per persone con disabilità e minori, Assistenza Domiciliare Integrata per i soggetti in età pediatrica, Asili Nido, Associazionismo e Volontariato, con tutte le diverse professionalità presenti (Medici, Ostetriche, Infermieri, Psicologi, Fisioterapisti, Assistenti Sociali ed Educatori).

Nella R.I.M.I. verrà posta particolare attenzione ai programmi di divulgazione, sostegno ed effettuazione delle vaccinazioni, obbligatorie e non, con particolare focus sulle vaccinazioni in ambito neonatale e pediatrico, in stretto collegamento  con  ATS responsabile della programmazione e del governo. Sempre in stretto coordinamento con ATS, dovranno essere coinvolti nella rete i Pediatri di libera scelta quali professionisti aventi come obiettivo comune quello dell’erogazione delle  Cure primarie. Il nodo di rete “cure primarie” si configura quindi come una delle componenti fondamentali per garantire l’appropriata gestione del paziente di età pediatrica in particolare nelle prime fasi di malattia. Tutte le discipline presenti a livello ospedaliero coinvolte prioritariamente, o per una quota significativa, nell’assistenza degli utenti afferenti all’area materno infantile saranno  funzionalmente, coinvolte. Uno degli obiettivi della rete sarà quello di  realizzare azioni concrete per ridurre il ricovero di pazienti in età pediatrica in U.O. diverse da quelle di Pediatria/Neonatologia/Terapia Intensiva Pediatrica e Chirurgia Pediatrica. Saranno previsti modelli organizzativi con stretta connessione, nell’ambito dell’attività ambulatoriale, di ricovero e con i Consultori al fine di facilitare una continuità di assistenza che fluisca attraverso i diversi livelli di assistenza e quindi fluisca tra Territorio/Ospedale/Territorio senza ostacoli. Verranno  favoriti i modelli assistenziali che considerino il gradiente di intensità delle cure e in particolare per l’ambito ginecologico il modello della “week surgery”.Le attività ambulatoriali sul territorio saranno integrate con quelle Consultoriali al fine di una ottimale ed efficiente copertura territoriale. I Consultori quali nodi centrali della rete Materno Infantile hanno una funzione fondamentale nella filiera del processo assistenziale in quanto erogano prestazioni ambulatoriali socio assistenziali e socio sanitarie e rappresentano il luogo privilegiato per seguire le gravidanze fisiologiche/basso rischio anche con ambulatori dedicati e per l’esecuzione di diagnostica strumentale di primo livello. In tal senso il percorso è già iniziato mediante la condivisione di risorse mediche di provenienza ospedaliera al fine di implementare e favorire il percorso della gravidanza fisiologia in ambiente non ospedaliero. Nell’ambito della rete RIMI convergeranno inoltre funzionalmente le unità  d’offerta della rete per le cronicità e le fragilità nell’area minori. Quest’area di bisogno è caratterizzata, più di altre, dalla centralità del ruolo genitoriale e dalla necessità di valutazione multidimensionale con definizione di progetti d’intervento volti a sostenere obiettivi riabilitativi e rieducativi attraverso percorsi volti a favorire e sostenere un reale inserimento in contesti di vita sociale e di sostegno famigliare. Nell’ambito dell’attività della rete verranno sviluppate azioni di sinergia e cooperazione  con il Terzo Settore, privilegiando il rapporto  con  le associazioni dei pazienti e dei loro familiari e, più in generale, con quelle che si occupano di tutela degli assistiti. In un’ottica complessiva di rete di welfare vanno considerati parte integrante della rete anche il complesso dei servizi forniti dai Comuni a favore dell’area di utenza che afferisce all’area materno infantile. Nell’ambito del RIMI verranno promossi, in collaborazione con ATS,  momenti di condivisione sul piano programmatorio e operativo con la Conferenza dei Sindaci o sua articolazione di rappresentanza dei Comuni che afferiscono alla ASST con l’obiettivo della integrazione e delle sinergie finalizzate essenzialmente alle situazione di fragilità e cronicità.

Ultimo aggiornamento: 17/05/2022