Alpini Varese e Sestero accanto ai pazienti della Rianimazione
Alpini Varese e Sestero accanto ai pazienti della Rianimazione
19 novembre 2024
Comunicato stampa

Due bascule donate per aiutare la movimentazione dei pazienti.
La terapia intensiva è, per definizione, il reparto ospedaliero in cui è massima la medicalizzazione, il livello di assistenza sanitaria ai pazienti, in cui le cure mediche e infermieristiche, nel senso più tecnico del termine, occupano totalmente la giornata di chi vi è ricoverato e che spesso, ma meno spesso di quanto non si pensi comunemente, è sedato.
Questa condizione imprescindibile non deve però limitare l'attenzione all'altra metà della cura, quella fatta di relazioni e di affetti, di parole e carezze, di distrazioni e svaghi. "La Terapia intensiva è un luogo di vita al massimo grado, dove insieme, pazienti e operatori, lottano per difendere la vita, per riconquistarla e per preservarla il più possibile. Chi è ricoverato da noi e i suoi cari attraversano una delle fasi più difficili della propria vita, una delle più intense, e questa vita va aiutata ad esprimersi, a dare energie, speranze e serenità - spiega il Direttore dell'Anestesia e Rianimazione neurochirurgica e generale di ASST Sette Laghi, il prof. Luca Cabrini - Per questo, grazie all'aiuto del Terzo Settore, stiamo cercando di aumentare i nostri sforzi in questa direzione, per affermare e aiutare sempre di più la vita".
Un progetto ampio, quello che ha in mente il prof. Cabrini e il suo team di medici e infermieri, che ha trovato l'immediato sostegno del volontariato. Se AVO non ha esitato ad alzare la mano e a portare i suoi volontari negli open space delle rianimazioni, altrettanto tempestiva ed entusiastica è stata la risposta del Gruppo Alpini di Varese e dell'Associazione Sestero. Di entrambe queste associazioni è nota la sensibilità e la proattività incontenibile verso i bisognosi e i fragili e verso tutti coloro che condividono questo impegno. E' bastata una chiacchierata con un'infermiera della Rianimazione polivalente, Annalisa Tirelli, per mettere in moto la macchina della solidarietà, che si è tradotta nel dono di due preziosissime bascule polifunzionali.
"Con questi doni - spiega Cabrini, che è anche ordinario all'Università dell'Insubria - potremo muovere i pazienti, accompagnarli in brevi passeggiate, magari in nuovi spazi a cui stiamo lavorando nella seconda parte di questo progetto ambizioso a cui ci stiamo dedicando per aumentare l'efficacia delle nostre cure attraverso altre cure. Ringrazio di cuore gli Alpini e Sestero, e sono certo che anche i nostri pazienti lo faranno".
"Questa donazione è un piccolo gesto con cui abbiamo voluto dare un contributo concreto a chi si prende cura di pazienti così fragili, - hanno spiegato i rappresentanti di Alpini e Sestero, Antonio Verdelli e Roberto Bof - ma soprattutto un segnale di vicinanza, una dimostrazione di disponibilità: Alpini e Sestero sono accanto a tutti coloro che, come il team del Prof. Cabrini, sono in prima linea per dare una mano a chi ne ha bisogno, e lo diciamo con piena cognizione di causa: la donazione delle bascule è, infatti, dedicata a due nostri amici che hanno beneficiato delle cure del reparto e che oggi sono con noi a consegnare questo dono, Alessandra Chisari e l’atleta paralimpico Andrea Pusateri".
"Grazie ad Alpini e grazie a Sestero per aver compreso immediatamente il progetto del Prof. Cabrini e averlo supportato. La crescita del nostro Ospedale passa anche e soprattutto attraverso questi legami con il territorio - ha commentato il Direttore Sanitario di ASST Sette Laghi, Adelina Salzillo - Non si tratta, infatti, solo di donazioni, ma di una dimostrazione del sostegno e della fiducia che la comunità che siamo chiamati a servire ci rinnova. L'Ospedale è nato perchè il territorio lo ha voluto e cresce perchè, accanto alle istituzioni, ci sono i cittadini a sostenerlo nella sua continua crescita".