Dieci anni di DAMA a Varese: oltre 1700 pazienti per un paradigma assistenziale che ha precorso i tempi.
Dieci anni di DAMA a Varese: oltre 1700 pazienti per un paradigma assistenziale che ha precorso i tempi.
Dieci anni di DAMA a Varese: oltre 1700 pazienti per un paradigma assistenziale che ha precorso i tempi.
01 dicembre 2022
Comunicato stampa

10 anni, 1700 pazienti, una piccola, grande, rivoluzione.
Se c'è un'esperienza che ha davvero precorso i tempi, indicando il paradigma per la sanità del futuro che ora è considerata la via maestra nella letteratura quanto nella normativa, è IL DAMA.
Dietro all'acronimo che suona un po' aspro, Disabled Advanced Medical Assistance, c'è un un modello di accoglienza e cura dedicato a pazienti con gravi disabilità intellettive, comunicative e neuromotorie che adatta il percorso ospedaliero alle loro specifiche esigenze. Ecco il punto di forza del DAMA, quello cioè di sapersi tradurre in una risposta diversa, dedicata, alle esigenze di salute di ciascuno dei 1.700 pazienti che in questi primi dieci anni di attività vi si sono rivolti, trovandovi accoglienza, umanità, cura, assistenza. E non è poco, come dimostrano le tante espressioni di gratitudine e apprezzamento che il team del DAMA costantemente riceve.
Era il 2 dicembre 2012 quando, grazie anche al decisivo supporto offerto dalla Fondazione Il Circolo della Bontà e dalla Fondazione Renato Piatti, e alla collaborazione dei volontari di Anffass, il DAMA ha preso il largo.
La sede, alcuni locali che si trovano al piano terra del Monoblocco dell'Ospedale di Circolo, dietro la Hall, è rimasta la stessa, come lo spirito che anima l'équipe dedicata, guidata dapprima dal Dott. Mario Diurni e poi, negli ultimi sette anni, dalla Dott.ssa Sabrina Perazzoli.
"Accanto a me e alle infermiere, guidate da Rita Montalbetti, c'è davvero tutto l'Ospedale - tiene a sottolineare la Dott.ssa Perazzoli - A seconda delle esigenze specifiche di ogni paziente, tutti i professionisti dell'Ospedale di Circolo e dell'Ospedale Del Ponte intervengono e collaborano con noi, proprio per offrire una soluzione personalizzata, declinando l'organizzazione ospedaliera su ogni singolo caso. In un certo senso, ci sentiamo davvero un patrimonio dell'Ospedale! Attualmente abbiamo in cura oltre 1700 pazienti. Nei primi nove mesi di questo decimo anno di storia del DAMA varesino contiamo oltre mille prestazioni ambulatoriali e un centinio di day hospital: i pazienti, in questo secondo caso, vengono ricoverati sotto l'egida della struttura competenze, ma è l'équipe del DAMA ad accoglierli e ad accompganarli nel loro percorso".
Il DAMA dispone infatti di una sorta di cabina di regia, che risponde ad un Call Center, una sorta di centrale operativa intelligente, il cui compito è proprio quello di definire i percorsi più adatti per ciascun paziente. Anche la sede si trova in un'area strategica, accanto alla hall e al Pronto Soccorso, a pochi passi dall'ingresso principale dell'Ospedale di Circolo. E' inoltre possibile raggiungerla da un ingresso posteriore, agevole per le ambulanze ed è in prossimità dell’area del parcheggio disabili.
"Tra i progetti a chi stiamo lavorando - spiega la Dott.ssa Perazzoli - c'è quello di costituire una rete nazionale dei servizi DAMA e, in questo obiettivo, il DAMA varesino ha un ruolo particolarmente proattivo, che prefigura già un futuro ruolo da hub, proprio per la grande esperienza acquisita".
"Da un'area territoriale periferica come quella di Varese, esperienza come quella del nostro DAMA si pongono come esempio centrale in Italia, al fine di implementare un modello gestionale e professionale che facilita l'assistenza dei più fragili e delle loro famiglie. La filosofia del Progetto DAMA, nata all’Ospedale San Paolo di Milano nell’anno 2000 e presto adottata anche a Varese, ha dimostrato come la sfida della sanità del futuro possa essere vinta solo se si ha davvero il coraggio di rompere i vecchi schemi e cambiare il modo di pensare - conclude il Direttore Sanitario e Sociosanitario di ASST Sette Laghi, Lorenzo Maffioli - il doppio ruolo che mi trovo a ricoprire in questa azienda, alla guida del Polo Ospedaliero e del Polo Territoriale, mi porta a vedere con ancora maggiore nitidezza quanto le nostre strutture debbano sempre di più adeguare la propria organizzazione avendo come punto di riferimento non più il concetto di sanità, ma quello di salute, e in particolare la salute non di un paziente standard, ma di una persona in carne ed ossa, a cui offrire risposte che non si riducono al percorso ospedaliero, ma che sempre di più, anche per il DAMA, dovranno aprirsi all'offerta territoriale".
Allegati
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Ultimo aggiornamento: 01/12/2022