La Stanza della Cicogna: un'eccellenza dell'Ospedale di Cittiglio
La Stanza della Cicogna: un'eccellenza dell'Ospedale di Cittiglio
22 gennaio 2019
Comunicato stampa
inCircolo

Sono 1404 i bambini nati nella Stanza della Cicogna dell'Ospedale di Cittiglio.
Una realtà unica nel suo genere, istituita nel 2001 per offrire alle donne la possibilità di un parto naturale, de-medicalizzato, come si dice in gergo tecnico.
E infatti il medico, il ginecologo nella fattispecie, non assiste al parto nella stanza della Cicogna, dove è invece ammessa la presenza solo di due ostetriche.
"Il nostro compito, nella Stanza della Cicogna, è semplicemente quello di accompagnare l’espressione del parto nella sua fisiologica dimensione, garantendo la sicurezza e il benessere della mamma e del bambino - spiga Colomba Di Palma, Coordinatrice Ostetrica della Ginecologia dell'Ospedale di Cittiglio - lasciando che la donna ascolti il suo corpo, lo assecondi, per tutto il periodo dall'inizio delle contrazioni al parto. La donna, grazie alla guida dell'ostetrica, può scegliere se stare a letto oppure utilizzare qualcuno dei dispositivi presenti che possono aiutarla a trovare la posizione migliore: la sfera, la vasca, la liana, il materasso... Dopo il parto, mamma, papà e bebè restano insieme. Il neonato, in particolare, viene posto sul petto materno e lì resta tranquillo per un paio d'ore, quando arriva la puericultrice per lavarlo e sottoporlo alle profilassi".
La Stanza della Cicogna si trova all'interno del reparto di Ostetricia dell'Ospedale di Cittiglio, Struttura di cui è Responsabile la Dott.ssa Debora Balestreri, ma, entrandoci, l'impressione è quella di trovarsi in una casa: un bilocale con parquet, una piccola libreria, delle candele, dei quadri alle pareti dipinte di un caldo color pesca, che dà alle due stanze un'atmosfera accogliente e intima.
Non bisogna sforzarsi per capire perché alle donne piace tanto, così tanto che il 20% dei parti all'Ospedale di Cittiglio avviene lì. E probabilmente la percentuale sarebbe più alta, ma non tutte possono partorire nella Stanza della Cicogna: "Requisito fondamentale per accedere alla Stanza della Cicogna - tiene a precisare la Capostetrica - è che la gravidanza sia stata fisiologica, anche se l'ultima parola spetta al Ginecologo di guardia. E questo per garantire la sicurezza di mamma e bambino".
Ma se anche una donna si vedesse precludere la possibilità di partorire nella Stanza della Cicogna, può stare tranquilla: la filosofia perseguita in tutti i punti nascita dell'ASST dei Sette Laghi, infatti, è da tempo quella di 'portare la cicogna fuori dalla Cicogna': "Il nostro impegno - spiega il Prof. Fabio Ghezzi, Direttore della Ginecologia che comprende anche la sede di Cittiglio e Direttore della RIMI (Rete Integrata Materno-Infantile) - è quello di rendere il parto un momento 'famigliare', i cui protagonisti non sono medici ed infermieri, ma la donna ed il suo compagno, e ovviamente il nuovo nato. Tutto questo, però, senza risparmiare in sicurezza".
Anche nelle sale parto, le gravide trovano, infatti, la possibilità di vivere il parto in maniera più "famigliare", per usare un aggettivo che piace al Prof. Ghezzi: la presenza del papà, i dispositivi per rendere il parto più comodo, il bonding materno precoce, cioè il fatto che il neonato viene subito posto sul petto materno, sono opportunità proposte a tutte le donne e che ormai si stanno estendo anche ai parti cesarei: all'Ospedale Del Ponte, ad esempio, è già possibile, in presenza di determinate condizioni, partorire con il 'cesareo dolce', che prevede, tra le altre cose, la presenza del papà in sala operatoria.
"Ma l'indicatore che rende più di tutto la filosofia perseguita nei nostri punti nascita - conclude il Prof. Ghezzi - è il tasso di tagli cesarei, tra i più bassi in Italia in tutti i punti nascita aziendali. Anzi, se il Del Ponte è l'Ospedale con il tasso di cesarei più basso tra tutti quelli di terzo livello con più di 2mila nati in Italia, l'Ospedale di Tradate è in assoluto in italia il punto nascita con il tasso di cesarei più basso".