Servizi della Terapia del Dolore

La terapia del dolore cronico è basata su gradini successivi in cui, a partire da una prescrizione farmacologica di base, si possono col tempo aggiungere nuovi medicinali o aumentarne i dosaggi secondo un percorso basato sulla diagnosi dell’origine del dolore e sull’utilizzo ragionato di schemi terapeutici basati su evidenze scientifiche. 

La terapia farmacologica richiede monitoraggio costante e continui adeguamenti terapeutici. È prevista la possibilità di test farmacologici in day-hospital.

Qualora la risposta ai farmaci non fosse adeguata o gravata da eccessivi effetti collaterali, è possibile passare a procedure antalgiche in cui si utilizzano farmaci con vie di somministrazione diverse o terapie fisiche (corrente elettrica, radiofrequenze …)

Il Centro garantisce terapie farmacologiche innovative e di ricerca; dal 2015 prescrive terapie con Cannabis ad uso medico e grazie all’esperienza acquisita ha partecipato attivamente alla stesura delle norme regolatorie Regionali per la sua prescrizione . Si occupa della diagnosi delle sindromi dolorose sensibili alla somministrazione  di cannabis, della prescrizione e del monitoraggio del trattamento attraverso la sottoscrizione di un patto di cura che impegna il paziente e il Centro nell’ambito di una presa in carico continuativa.

Queste procedure si inseriscono nel Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) del paziente che accede al Centro di Terapia del Dolore.

La decisione di eseguire una procedura antalgica e quando eseguirla, spetta allo specialista in base all’origine del dolore e alla sua localizzazione.

Le tecniche antalgiche minori possono essere attuate in regime ambulatoriale o di day hospital e riguardano abitualmente tecniche infiltrative e tecniche di blocco nervoso periferico.

I blocchi nervosi consistono nell’interruzione della conduzione di un nervo periferico con un anestetico locale, interrompendo la percezione (nocicezione) del dolore lungo le vie di conduzione dello stimolo doloroso.

Queste procedure richiedono di essere monitorate nel tempo per valutare l’efficacia (riduzione del dolore) e la durata del beneficio; a volte sono risolutive di un dolore a volte danno un beneficio temporaneo e possono richiedere il passaggio a tecniche antalgiche maggiori.

  1. procedure utilizzate quando le terapie farmacologiche e le tecniche antalgiche minori non garantiscono duraturo  controllo del dolore o sono gravate da eccessivi effetti collaterali; richiedono competenze specifiche e modelli organizzativi e gestionali ad elevata complessità che garantiscano un follow-up costante e  massima copertura di pronta disponibilità in un’ottica di presa in carico continuativa così come richiesto dalla normativa di riferimento, ad un centro di Terapia del Dolore di Secondo Livello. 
  2. ​​​sequenza di alcune delle tecniche antalgiche maggiori  che più frequentemente vengono effettuate :
    • procedure invasive su disco intervertebrale,
    • radiofrequenza  su ganglio spinale, faccette articolari, articolazione sacro-iliaca, nervi periferici (nervi genicolati)
    • neuromodulazione centrale e periferica
    • neuromodulazione centrale farmacologica per dolore o spasticità.