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29/05/2023
29/05/2023
Importanti evoluzioni nell'ambito della Chirurgia epato-biliare all'Ospedale di Circolo: primo intervento eseguito con tecnica robotica
Nello scorso mese di aprile è stato eseguito, nelle sale operatorie dell'Ospedale di Circolo, un intervento chirurgico, con tecnica robotica, per patologia neoplastica maligna del fegato.
E' il primo intervento in ambito epato-biliare eseguito a Varese con l'ausilio del robot.
Si tratta di un risultato importante, che conferma come ormai la tecnica robotica sia applicata a Varese agli interventi più delicati e complessi, e che arriva a compimento di un percorso avviato anni fa: dopo un'adeguata curva di apprendimento, l'istituzione di una Struttura Semplice di Chirurgia Epato-Biliare e la formalizzazione di una convenzione con l’Ospedale San Raffaele, la Chirurgia del fegato a Varese ha iniziato ad essere affrontata anche con tecnica robotica.
Dal 1 marzo scorso, il Dott. Lorenzo Livraghi è responsabile della SS di Chirurgia Epato-Biliare, che afferisce alla Chirurgia generale Varese 1, diretta dal Dott. Eugenio Cocozza.
Il progetto di una Chirurgia epato-biliare è nato dalla volontà di rispondere ad un particolare bisogno di salute fornendo un livello di cura il più possibile prossimo ai centri di riferimento per tali patologie. "Così è iniziato un percorso di approfondimento sulle problematiche epato-biliari - spiega il Dott. Livraghi - che hanno portato progressivamente ad una implementazione delle conoscenze e delle capacità tecniche. La partecipazione a corsi teorico-pratici e al costante confronto, in primis con una rete informale con professionisti del settore operanti in centri di riferimento (Ospedale San Raffaele, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ospedale Mauriziano di Torino, Ospedale Niguarda) hanno permesso all’equipe di crescere fino ad affrontare patologie sempre più complesse sia con approccio open, poi videolaparoscopico e, appena se ne è avuta la possibilità, anche robotico".
Il primo intervento robotico è l'esempio di quanto la pregressa esperienza, ormai consolidata, in chirurgia mininvasiva possa far rapidamente esprimere ad alti livelli proprio dove la chirurgia robotica dà il suo massimo in precisione dei movimenti, riproduzione degli stessi in modo naturale e, non ultimo, il confort per il chirurgo, il tutto eseguito con una particolare tranquillità per la presenza di sala di un chirurgo esperto.
"Tengo a ringraziare particolarmente il Prof. Luca Aldrighetti e il Dott. Marco Catena, dell'Ospedale San Raffaele Milano, - conclude il Dott. Livraghi - per la costante collaborazione nel percorso di formazione del nostro gruppo nell’ambito della chirurgia epato-biliare".

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19/05/2023
19/05/2023
Il Del Ponte avrà la sua Risonanza Magnetica. E sarà una macchina top di gamma
Regione Lombardia ha detto sì. E ha anche rilanciato.
Non solo ha accolto l'istanza della Direzione di ASST Sette Laghi, supportata da un ampio consenso del territorio e sostenuta dalla Fondazione Il Ponte del Sorriso, per dotare l'Ospedale Del Ponte di una Risonanza magnetica da destinare principalmente all'uso pediatrico, ma ha anche alzato il livello, con validissime argomentazioni. Non solo, infatti, è stato espresso il primo, fondamentale, parere positivo all'acquisizione dell'apparecchiatura, per evitare di dover trasferire i piccoli pazienti al vicino Ospedale di Circolo, ma è stata data anche l'indicazione di acquisire una macchina più avanzata di quella proposta: una RMN da 3 tesla anziché 1,5, così da ridurre notevolmente la durata degli esami e quindi il tempo di sedazione del bambino che deve sottoporsi all'indagine diagnostica.
L'avallo regionale è stato accolto con grande soddisfazione dalla Direzione aziendale e dagli specialisti del Polo materno-infantile, sia per l'opportunità che offre in termini di miglioramento dei percorsi di cura dei piccoli pazienti e non solo, sia perché rappresenta l'ennesimo importante riconoscimento di Regione Lombardia rispetto al centro di riferimento per la salute della donna e del bambino che ha sede al Del Ponte.
Per acquisire questo importante macchinario, si dovrà procedere con una gara specifica.

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17/05/2023
17/05/2023
Arrivata la nuova RMN per l'Ospedale di Tradate
È arrivata questa mattina all'Ospedale di Tradate la nuova Risonanza Magnetica, frutto di un investimento finanziato dai fondi della missione 6 del PNRR per le grandi apparecchiature.
Si tratta di una macchina da 1,5 tesla, come la precedente, ma più veloce nell'acquisire le immagini - consentirà di quasi dimezzare i tempi di esecuzione degli esami - e più raffinata nelle ricostruzioni.
L'installazione occuperà le prossime settimane e la macchina dovrebbe entrare in funzione per la metà di giugno.
"L'installazione della nuova Risonanza magnetica a Tradate - ha sottolineato il Commissario straordinario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Micale - rappresenta un momento cruciale del rinnovamento tecnologico in corso in ASST Sette Laghi. La nostra Azienda è particolarmente impegnata sul tema dell'innovazione tecnologica così come sul fronte degli interventi strutturali. È una fase di trasformazione importantissima quella che stiamo attraversando, da cui la sanità di questo territorio uscirà profondamente rinnovata".

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17/05/2023
17/05/2023
Cure Palliative e fine vita: un percorso per fare rete. Primo appuntamento, sabato 20 maggio, alle Ville Ponti di Varese.
È in programma per sabato 20 Maggio, nel Centro Congressi di Ville Ponti, a Varese, il primo incontro del progetto formativo dal titolo “Il Bisogno di Cure Palliative e il fine vita: come può evolvere il pensiero di una comunità. Il progetto PallMed tra Cultura, Etica, Formazione e Organizzazione”.
La finalità principale del progetto formativo aziendale PallMed è quella di avviare una contaminazione virtuosa del sapere e delle competenze maturate dalla struttura di Cure Palliative Integrate di ASST Sette Laghi in oltre tredici anni di attività, con tutti i professionisti della nostra Azienda.
La morte è un tema che comprende paure, tabù e vissuti strettamente personali. Non si può quindi parlare di morte senza parlare di dignità della persona, dignità di chi accompagna il proprio caro e, non da ultimo, di dignità di tutti i professionisti sanitari che, a vario titolo, assistono i malati nella fase finale della loro esistenza. È quindi necessaria una particolare attenzione, perché questo tema, se non correttamente gestito, non solo determina sofferenza nel malato, ma può lasciare cicatrici indelebili in chi resta. Fondamentale in questo senso è il processo di umanizzazione delle cure in cui gli specialisti delle Cure Palliative giocano un ruolo naturale e primario.
Il convegno è patrocinato da diverse istituzioni e ne riunirà i rappresentanti: gli argomenti discussi sono infatti di ampio e comune interesse e, per affrontarli, non si può prescindere dalla sinergia tra tutti questi attori, a partire da Ospedale, Territorio, Università e Comuni.
Oltre alla giornata del 20 maggio, il progetto prevede altri quattro incontri per i seguenti ambiti: Territoriale, Emergenza-Urgenza, Materno-infantile, Internistico.
Nel sesto ed ultimo incontro, in programma l’11 novembre, giornata di San Martino, Patrono delle Cure Palliative, verranno presentati i risultati delle giornate di approfondimento.
Valore aggiunto dell’iniziativa, sarà infine quello di promuovere una formazione disegnata a partire dal bisogno formativo espresso a campione da ciascuna struttura specialistica, attraverso l’identificazione di rappresentanti, medici e infermieri, che andranno a costituire un team dedicato alla gestione di questa tipologia di malati, sotto la costante supervisione della équipe delle Cure Palliative Integrate.
In allegato, programma dell'evento

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16/05/2023
16/05/2023
Entro settembre, tre nuove gamma camera alla Medicina nucleare, per un investimento di oltre 1,5milioni
Già avviata l'installazione della prima macchina.
È stata avviata l'8 maggio scorso la sostituzione del parco macchine della Medicina nucleare: grazie ai finanziamenti della missione 6 del PNRR, infatti, saranno installate, entro l'inizio di settembre, tre nuove gamma camere, per un investimento complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.
In particolare, la prima di queste macchine, una gamma camera completa di TAC del valore di circa 500mila euro, è già in fase di installazione e sarà funzionante dalla metà di giugno. Subito a seguire, è in programma l'arrivo della seconda macchina, una gamma camera senza TAC di circa 350mila euro, e poi, tra luglio e agosto, l'installazione dell'ultima, un'altra gamma camera con Tac, ancora più sofisticata delle precedenti e del valore di oltre 750mila euro.
A sottolineare l'importanza di questa innovazione è il Direttore della Medicina nucleare dell'Ospedale di Circolo di Varese, il Dott. Diego De Palma: "Queste macchine, di cui due dotate di TC e quindi dette “ibride”, rispettivamente a 6 e 16 strati, vanno a sostituire quelle acquistate nel 2009 e nel 2010 ed una di quelle installate nel 2013, rispetto a cui rappresentano un netto passo avanti qualitativo, sia come caratteristiche delle TAC (le macchine ibride attuali hanno montate delle TAC a 2 strati), sia come software disponibili per la acquisizione ed elaborazione delle SPECT. Sono infatti dotate di programmi che permettono di ridurre gli artefatti da impianti metallici, di incrementare la risoluzione e di quantificare la captazione nelle lesioni, dato estremamente utile in vista di future disponibilità di Radiofarmaci a scopo terapeutico. Le installazioni dovrebbero essere terminate all’inizio di settembre. Nel frattempo, avendo disponibili per circa 6 mesi il 20% in meno di tempo macchina, il Servizio di Medicina Nucleare ha ottimizzato le risorse disponibili per ridurre al minimo l’impatto sulle liste di attesa".
Il rinnovamento del parco tecnologico della medicina nucleare tradizionale rappresenta un investimento aziendale importante - commenta il Direttore Sanitario, Lorenzo Maffioli - L'implementazione della tecnologia ibrida permette l'acquisizione e successiva elaborazione di immagini co-registrate di medicina nucleare e radiologiche con perfetta localizzazione anatomica di lesioni. Inoltre, lo studio del metabolismo e della funzione d'organo con radiofarmaci consente una valutazione fisiopatologica del paziente e il presupposto per l'inquadramento diagnostico-terapeutico personalizzato".

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10/05/2023
10/05/2023
211 nuovi assunti nel primo quadrimestre del 2023 per ASST Sette Laghi
Nel primo quadrimestre del 2023, sono 211 i nuovi assunti di ASST Sette laghi, grazie alle tante procedure espletate dal team dell'Ufficio Concorsi aziendale.
Nel dettaglio, 32 dei nuovi arrivati sono medici, di varie discipline, a cui si aggiungono altri 3 professionisti della dirigenza sanitaria: un biologo, un farmacista e uno psicologo.
Per quanto riguarda le professioni sanitarie del comparto, 36 sono gli infermieri assunti, di cui 6 infermieri pediatrici e un infermiere di famiglia. Sono entrati inoltre un'ostetrica e un ortottista.
Gli Operatori SocioSanitari (OSS) assunti tra gennaio e aprile sono invece 59, mentre, per quanto riguarda i tecnici sanitari, si contano 2 tecnici perfusionisti, un tecnico di radiologia e uno di laboratorio. Tra i nuovi assunti, anche un assistente sociale e un educatore professionale.
Passando al versante amministrativo e tecnico, si contano 57 nuovi assunti: 51 amministrativi e 6 tecnici.
"L'Azienda è impegnata al massimo per reclutare risorse - commenta il Commissario straordinario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Micale - Se da un lato c'è soddisfazione nel constatare come ASST Sette Laghi si mantenga attrattiva nei confronti di diverse categorie di professionisti, anche grazie alla preziosa partnership con l'Università dell'Insubria, dall'altro siamo consapevoli della necessità di reclutare un maggior numero di infermieri, di cui si registra una carenza a livello nazionale e oltre. Per questo motivo, non solo continueremo a pubblicare avvisi e bandi di concorso per dare la possibilità in qualunque momento a nuovi professionisti di entrare in servizio nelle nostre strutture, ma stiamo anche cercando di reclutare infermieri dall'estero, puntando su alcuni stati del Sud America dove il percorso di studi previsto per chi vuole intraprendere questa professione è almeno di durata pari a quello italiano. Ovviamente, i candidati verranno sottoposti ad una valutazione delle competenze e saranno anche avviati in un percorso per integrare la loro preparazione, in modo da potersi inserire senza difficoltà nelle nostre strutture. La loro provenienza, del resto, dovrebbe presentare delle facilitazioni dal punto di vista linguistico. Un'operazione simile può ovviamente essere condotta con successo solo grazie ad una rete sinergica tra più istituzioni - tiene a precisare Micale - Per questo motivo, ringrazio fin da ora la Regione, la Prefettura, la Questura e il Comune di Varese, oltre che l'Università dell'Insubria, per la collaborazione che stanno dedicando a questo progetto".
Nella foto, il gruppo che si occupa delle assunzioni di ASST Sette Laghi

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09/05/2023
09/05/2023
Chirurgia oncologica ad alta complessità eseguita con il robot dall'équipe della Chirurgia generale Varese 1
Era il 17 gennaio scorso quando l'équipe della Chirurgia generale Varese 1, guidata dal Dott. Eugenio Cocozza, eseguiva i primi due interventi con l'ausilio del robot nelle sale operatorie di ASST Sette Laghi.
Grazie alla lunga esperienza acquisita dal gruppo nella chirurgia laparoscopica, frutto di 25 anni di tradizione e innovazione tecnica, da quei primi due interventi, si è rapidamente passati ad operare con l'ausilio del robot patologie oncologiche ad alta e altissima complessità, in particolare relativamente al distretto colorettale e al fegato.
Complessivamente, gli interventi già eseguiti in questi tre mesi dalla Chirurgia generale Varese 1 con tecnica robotica sono 17, di cui 9 appunto per asportare patologie maligne al colon-retto e la prima operazione di chirurgia epatica, eseguita dal il Dott. Lorenzo Livraghi, Responsabile della Struttura Semplice di Chirurgia Epato-Biliare.
A spiegare il percorso così ben avviato dal suo gruppo è lo stesso Dott. Eugenio Cocozza, che tiene a sottolineare come i grandi vantaggi e le potenzialità della chirurgia robotica possono essere colti appieno solo con un percorso che coinvolge tutti i professionisti di sala operatoria.
"Quando siamo partiti, nel gennaio scorso, ci eravamo posti l'obiettivo di affinare al massimo la conoscenza del nuovo strumento per arrivare ad operare con il robot le patologie oncologiche più complesse, del retto, dello stomaco, del fegato e del pancreas - spiega - Oggi ci siamo, abbiamo raggiunto questo obiettivo. Ma ho già nuovi progetti.
All'aumentare della complessità dell'intervento, infatti, la qualità e la precisione dell'esecuzione aumentano, grazie alle potenzialità che la tecnologia offre al chirurgo, riducendo tra l'altro lo sforzo fisico dell'operatore, che si trova ad intervenire beneficiando di una posizione più comoda e di una visione 3D dell'area da operare fin nei minimi dettagli. In questo modo, possiamo già offrire ai nostri pazienti un ulteriore innalzamento della qualità del nostro servizio".
L'installazione del robot chirurgico a Varese è stata possibile grazie ad un investimento pari a circa un milione e mezzo di euro finanziato da Regione Lombardia.

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29/05/2023
29/05/2023
Importanti evoluzioni nell'ambito della Chirurgia epato-biliare all'Ospedale di Circolo: primo intervento eseguito con tecnica robotica
Nello scorso mese di aprile è stato eseguito, nelle sale operatorie dell'Ospedale di Circolo, un intervento chirurgico, con tecnica robotica, per patologia neoplastica maligna del fegato.
E' il primo intervento in ambito epato-biliare eseguito a Varese con l'ausilio del robot.
Si tratta di un risultato importante, che conferma come ormai la tecnica robotica sia applicata a Varese agli interventi più delicati e complessi, e che arriva a compimento di un percorso avviato anni fa: dopo un'adeguata curva di apprendimento, l'istituzione di una Struttura Semplice di Chirurgia Epato-Biliare e la formalizzazione di una convenzione con l’Ospedale San Raffaele, la Chirurgia del fegato a Varese ha iniziato ad essere affrontata anche con tecnica robotica.
Dal 1 marzo scorso, il Dott. Lorenzo Livraghi è responsabile della SS di Chirurgia Epato-Biliare, che afferisce alla Chirurgia generale Varese 1, diretta dal Dott. Eugenio Cocozza.
Il progetto di una Chirurgia epato-biliare è nato dalla volontà di rispondere ad un particolare bisogno di salute fornendo un livello di cura il più possibile prossimo ai centri di riferimento per tali patologie. "Così è iniziato un percorso di approfondimento sulle problematiche epato-biliari - spiega il Dott. Livraghi - che hanno portato progressivamente ad una implementazione delle conoscenze e delle capacità tecniche. La partecipazione a corsi teorico-pratici e al costante confronto, in primis con una rete informale con professionisti del settore operanti in centri di riferimento (Ospedale San Raffaele, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ospedale Mauriziano di Torino, Ospedale Niguarda) hanno permesso all’equipe di crescere fino ad affrontare patologie sempre più complesse sia con approccio open, poi videolaparoscopico e, appena se ne è avuta la possibilità, anche robotico".
Il primo intervento robotico è l'esempio di quanto la pregressa esperienza, ormai consolidata, in chirurgia mininvasiva possa far rapidamente esprimere ad alti livelli proprio dove la chirurgia robotica dà il suo massimo in precisione dei movimenti, riproduzione degli stessi in modo naturale e, non ultimo, il confort per il chirurgo, il tutto eseguito con una particolare tranquillità per la presenza di sala di un chirurgo esperto.
"Tengo a ringraziare particolarmente il Prof. Luca Aldrighetti e il Dott. Marco Catena, dell'Ospedale San Raffaele Milano, - conclude il Dott. Livraghi - per la costante collaborazione nel percorso di formazione del nostro gruppo nell’ambito della chirurgia epato-biliare".

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19/05/2023
19/05/2023
Il Del Ponte avrà la sua Risonanza Magnetica. E sarà una macchina top di gamma
Regione Lombardia ha detto sì. E ha anche rilanciato.
Non solo ha accolto l'istanza della Direzione di ASST Sette Laghi, supportata da un ampio consenso del territorio e sostenuta dalla Fondazione Il Ponte del Sorriso, per dotare l'Ospedale Del Ponte di una Risonanza magnetica da destinare principalmente all'uso pediatrico, ma ha anche alzato il livello, con validissime argomentazioni. Non solo, infatti, è stato espresso il primo, fondamentale, parere positivo all'acquisizione dell'apparecchiatura, per evitare di dover trasferire i piccoli pazienti al vicino Ospedale di Circolo, ma è stata data anche l'indicazione di acquisire una macchina più avanzata di quella proposta: una RMN da 3 tesla anziché 1,5, così da ridurre notevolmente la durata degli esami e quindi il tempo di sedazione del bambino che deve sottoporsi all'indagine diagnostica.
L'avallo regionale è stato accolto con grande soddisfazione dalla Direzione aziendale e dagli specialisti del Polo materno-infantile, sia per l'opportunità che offre in termini di miglioramento dei percorsi di cura dei piccoli pazienti e non solo, sia perché rappresenta l'ennesimo importante riconoscimento di Regione Lombardia rispetto al centro di riferimento per la salute della donna e del bambino che ha sede al Del Ponte.
Per acquisire questo importante macchinario, si dovrà procedere con una gara specifica.

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17/05/2023
17/05/2023
Arrivata la nuova RMN per l'Ospedale di Tradate
È arrivata questa mattina all'Ospedale di Tradate la nuova Risonanza Magnetica, frutto di un investimento finanziato dai fondi della missione 6 del PNRR per le grandi apparecchiature.
Si tratta di una macchina da 1,5 tesla, come la precedente, ma più veloce nell'acquisire le immagini - consentirà di quasi dimezzare i tempi di esecuzione degli esami - e più raffinata nelle ricostruzioni.
L'installazione occuperà le prossime settimane e la macchina dovrebbe entrare in funzione per la metà di giugno.
"L'installazione della nuova Risonanza magnetica a Tradate - ha sottolineato il Commissario straordinario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Micale - rappresenta un momento cruciale del rinnovamento tecnologico in corso in ASST Sette Laghi. La nostra Azienda è particolarmente impegnata sul tema dell'innovazione tecnologica così come sul fronte degli interventi strutturali. È una fase di trasformazione importantissima quella che stiamo attraversando, da cui la sanità di questo territorio uscirà profondamente rinnovata".

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17/05/2023
17/05/2023
Cure Palliative e fine vita: un percorso per fare rete. Primo appuntamento, sabato 20 maggio, alle Ville Ponti di Varese.
È in programma per sabato 20 Maggio, nel Centro Congressi di Ville Ponti, a Varese, il primo incontro del progetto formativo dal titolo “Il Bisogno di Cure Palliative e il fine vita: come può evolvere il pensiero di una comunità. Il progetto PallMed tra Cultura, Etica, Formazione e Organizzazione”.
La finalità principale del progetto formativo aziendale PallMed è quella di avviare una contaminazione virtuosa del sapere e delle competenze maturate dalla struttura di Cure Palliative Integrate di ASST Sette Laghi in oltre tredici anni di attività, con tutti i professionisti della nostra Azienda.
La morte è un tema che comprende paure, tabù e vissuti strettamente personali. Non si può quindi parlare di morte senza parlare di dignità della persona, dignità di chi accompagna il proprio caro e, non da ultimo, di dignità di tutti i professionisti sanitari che, a vario titolo, assistono i malati nella fase finale della loro esistenza. È quindi necessaria una particolare attenzione, perché questo tema, se non correttamente gestito, non solo determina sofferenza nel malato, ma può lasciare cicatrici indelebili in chi resta. Fondamentale in questo senso è il processo di umanizzazione delle cure in cui gli specialisti delle Cure Palliative giocano un ruolo naturale e primario.
Il convegno è patrocinato da diverse istituzioni e ne riunirà i rappresentanti: gli argomenti discussi sono infatti di ampio e comune interesse e, per affrontarli, non si può prescindere dalla sinergia tra tutti questi attori, a partire da Ospedale, Territorio, Università e Comuni.
Oltre alla giornata del 20 maggio, il progetto prevede altri quattro incontri per i seguenti ambiti: Territoriale, Emergenza-Urgenza, Materno-infantile, Internistico.
Nel sesto ed ultimo incontro, in programma l’11 novembre, giornata di San Martino, Patrono delle Cure Palliative, verranno presentati i risultati delle giornate di approfondimento.
Valore aggiunto dell’iniziativa, sarà infine quello di promuovere una formazione disegnata a partire dal bisogno formativo espresso a campione da ciascuna struttura specialistica, attraverso l’identificazione di rappresentanti, medici e infermieri, che andranno a costituire un team dedicato alla gestione di questa tipologia di malati, sotto la costante supervisione della équipe delle Cure Palliative Integrate.
In allegato, programma dell'evento

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16/05/2023
16/05/2023
Entro settembre, tre nuove gamma camera alla Medicina nucleare, per un investimento di oltre 1,5milioni
Già avviata l'installazione della prima macchina.
È stata avviata l'8 maggio scorso la sostituzione del parco macchine della Medicina nucleare: grazie ai finanziamenti della missione 6 del PNRR, infatti, saranno installate, entro l'inizio di settembre, tre nuove gamma camere, per un investimento complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.
In particolare, la prima di queste macchine, una gamma camera completa di TAC del valore di circa 500mila euro, è già in fase di installazione e sarà funzionante dalla metà di giugno. Subito a seguire, è in programma l'arrivo della seconda macchina, una gamma camera senza TAC di circa 350mila euro, e poi, tra luglio e agosto, l'installazione dell'ultima, un'altra gamma camera con Tac, ancora più sofisticata delle precedenti e del valore di oltre 750mila euro.
A sottolineare l'importanza di questa innovazione è il Direttore della Medicina nucleare dell'Ospedale di Circolo di Varese, il Dott. Diego De Palma: "Queste macchine, di cui due dotate di TC e quindi dette “ibride”, rispettivamente a 6 e 16 strati, vanno a sostituire quelle acquistate nel 2009 e nel 2010 ed una di quelle installate nel 2013, rispetto a cui rappresentano un netto passo avanti qualitativo, sia come caratteristiche delle TAC (le macchine ibride attuali hanno montate delle TAC a 2 strati), sia come software disponibili per la acquisizione ed elaborazione delle SPECT. Sono infatti dotate di programmi che permettono di ridurre gli artefatti da impianti metallici, di incrementare la risoluzione e di quantificare la captazione nelle lesioni, dato estremamente utile in vista di future disponibilità di Radiofarmaci a scopo terapeutico. Le installazioni dovrebbero essere terminate all’inizio di settembre. Nel frattempo, avendo disponibili per circa 6 mesi il 20% in meno di tempo macchina, il Servizio di Medicina Nucleare ha ottimizzato le risorse disponibili per ridurre al minimo l’impatto sulle liste di attesa".
Il rinnovamento del parco tecnologico della medicina nucleare tradizionale rappresenta un investimento aziendale importante - commenta il Direttore Sanitario, Lorenzo Maffioli - L'implementazione della tecnologia ibrida permette l'acquisizione e successiva elaborazione di immagini co-registrate di medicina nucleare e radiologiche con perfetta localizzazione anatomica di lesioni. Inoltre, lo studio del metabolismo e della funzione d'organo con radiofarmaci consente una valutazione fisiopatologica del paziente e il presupposto per l'inquadramento diagnostico-terapeutico personalizzato".

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10/05/2023
10/05/2023
211 nuovi assunti nel primo quadrimestre del 2023 per ASST Sette Laghi
Nel primo quadrimestre del 2023, sono 211 i nuovi assunti di ASST Sette laghi, grazie alle tante procedure espletate dal team dell'Ufficio Concorsi aziendale.
Nel dettaglio, 32 dei nuovi arrivati sono medici, di varie discipline, a cui si aggiungono altri 3 professionisti della dirigenza sanitaria: un biologo, un farmacista e uno psicologo.
Per quanto riguarda le professioni sanitarie del comparto, 36 sono gli infermieri assunti, di cui 6 infermieri pediatrici e un infermiere di famiglia. Sono entrati inoltre un'ostetrica e un ortottista.
Gli Operatori SocioSanitari (OSS) assunti tra gennaio e aprile sono invece 59, mentre, per quanto riguarda i tecnici sanitari, si contano 2 tecnici perfusionisti, un tecnico di radiologia e uno di laboratorio. Tra i nuovi assunti, anche un assistente sociale e un educatore professionale.
Passando al versante amministrativo e tecnico, si contano 57 nuovi assunti: 51 amministrativi e 6 tecnici.
"L'Azienda è impegnata al massimo per reclutare risorse - commenta il Commissario straordinario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Micale - Se da un lato c'è soddisfazione nel constatare come ASST Sette Laghi si mantenga attrattiva nei confronti di diverse categorie di professionisti, anche grazie alla preziosa partnership con l'Università dell'Insubria, dall'altro siamo consapevoli della necessità di reclutare un maggior numero di infermieri, di cui si registra una carenza a livello nazionale e oltre. Per questo motivo, non solo continueremo a pubblicare avvisi e bandi di concorso per dare la possibilità in qualunque momento a nuovi professionisti di entrare in servizio nelle nostre strutture, ma stiamo anche cercando di reclutare infermieri dall'estero, puntando su alcuni stati del Sud America dove il percorso di studi previsto per chi vuole intraprendere questa professione è almeno di durata pari a quello italiano. Ovviamente, i candidati verranno sottoposti ad una valutazione delle competenze e saranno anche avviati in un percorso per integrare la loro preparazione, in modo da potersi inserire senza difficoltà nelle nostre strutture. La loro provenienza, del resto, dovrebbe presentare delle facilitazioni dal punto di vista linguistico. Un'operazione simile può ovviamente essere condotta con successo solo grazie ad una rete sinergica tra più istituzioni - tiene a precisare Micale - Per questo motivo, ringrazio fin da ora la Regione, la Prefettura, la Questura e il Comune di Varese, oltre che l'Università dell'Insubria, per la collaborazione che stanno dedicando a questo progetto".
Nella foto, il gruppo che si occupa delle assunzioni di ASST Sette Laghi

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Chirurgia oncologica ad alta complessità eseguita con il robot dall'équipe della Chirurgia generale Varese 1
Era il 17 gennaio scorso quando l'équipe della Chirurgia generale Varese 1, guidata dal Dott. Eugenio Cocozza, eseguiva i primi due interventi con l'ausilio del robot nelle sale operatorie di ASST Sette Laghi.
Grazie alla lunga esperienza acquisita dal gruppo nella chirurgia laparoscopica, frutto di 25 anni di tradizione e innovazione tecnica, da quei primi due interventi, si è rapidamente passati ad operare con l'ausilio del robot patologie oncologiche ad alta e altissima complessità, in particolare relativamente al distretto colorettale e al fegato.
Complessivamente, gli interventi già eseguiti in questi tre mesi dalla Chirurgia generale Varese 1 con tecnica robotica sono 17, di cui 9 appunto per asportare patologie maligne al colon-retto e la prima operazione di chirurgia epatica, eseguita dal il Dott. Lorenzo Livraghi, Responsabile della Struttura Semplice di Chirurgia Epato-Biliare.
A spiegare il percorso così ben avviato dal suo gruppo è lo stesso Dott. Eugenio Cocozza, che tiene a sottolineare come i grandi vantaggi e le potenzialità della chirurgia robotica possono essere colti appieno solo con un percorso che coinvolge tutti i professionisti di sala operatoria.
"Quando siamo partiti, nel gennaio scorso, ci eravamo posti l'obiettivo di affinare al massimo la conoscenza del nuovo strumento per arrivare ad operare con il robot le patologie oncologiche più complesse, del retto, dello stomaco, del fegato e del pancreas - spiega - Oggi ci siamo, abbiamo raggiunto questo obiettivo. Ma ho già nuovi progetti.
All'aumentare della complessità dell'intervento, infatti, la qualità e la precisione dell'esecuzione aumentano, grazie alle potenzialità che la tecnologia offre al chirurgo, riducendo tra l'altro lo sforzo fisico dell'operatore, che si trova ad intervenire beneficiando di una posizione più comoda e di una visione 3D dell'area da operare fin nei minimi dettagli. In questo modo, possiamo già offrire ai nostri pazienti un ulteriore innalzamento della qualità del nostro servizio".
L'installazione del robot chirurgico a Varese è stata possibile grazie ad un investimento pari a circa un milione e mezzo di euro finanziato da Regione Lombardia.
